I commissari Unesco si accommiatano da Benevento e lo fanno salutati da una gran copia di persone che hanno dato loro l’arrivederci e anche caldamente raccomandato di non deludere le aspettative generali quando stileranno la relazione finale nel caldo abbraccio delle loro magioni, scrivendo in assoluta libertà il proprio referto. A salutare gli illustri ospiti “con gli occhi rossi e il cappello in mano” come quando Bocca di Rosa lascia il paesino di Sant’Ilario, i membri dell’Amministrazione e tutti coloro che hanno ricevuto l’invito a Palazzo Paolo V per il passo d’addio.
Non c’erano quei fetentoni dei giornalisti tenuti rigorosamente fuori dalle scatole insieme alle loro domande tendenziose e maldestre, quei settari capaci di indurre quelle menti fertili a mutare il loro atteggiamento se solo avvicinati da questi sparvieri. Quanta poca fiducia in questi studiosi se solo si azzarda a ritenerli capaci di farsi traviare da quei pochi, perchè l’accezione giornalisti è fuorviante, quei pochi che hanno avuto la sola pretesa di riprenderli senza mai tentare l’approccio, all’Arco come al Sacramento, a Santa Sofia, come a Palazzo Paolo V…
Va da se che quello contingente è solo l’ultimo dei capitoli poco esaltanti di quanta considerazione viene riservata a certa stampa cittadina, quante volte essa è tenuta fuori dalla porta quando non fa comodo e quante altre è invece è ammessa quando serve da grancassa nel silenzio complice della stessa e con quanta disinvoltura ormai si agisca ad exludendum senza più farsi remore, senza più provare a dissimulare. Bisogna dare atto all’assessore Tartaglia Polcini che almeno ha fornito una spiegazione plausibile ma assai debole di questo grande clima di segretezza che avrebbe dovuto avvolgere la permanenza di questi signori, un vero segreto di Pulcinella e si badi che l’accostamento alla maschera partenopea dovrebbe sortire l’irritazione dell’acerrano e non il contrario. In conclusione, ci sarebbe da ridere piuttosto che rizzelarsene ma a volte l’assenza provoca reazioni opposte rispetto alle intenzioni…forse.