Tutti appesi alle verifiche Arpac che dovranno stabilire se il puzzo che da qualche giorno appesta la città di Benevento sia dannoso per la salute oppure no. Il tavolo tecnico di ieri a Palazzo Mosti è servito per fare da base di partenza ai rilevamenti che saranno poi resi noti e si spera con celerità maggiore e minore confusione rispetto al passato e alla vicenda del picco di tetra di quasi un anno fa a Pezzapiana. Mastella si è affrettato a tranquillizzare l’opinione pubblica sostenendo che l’aria non contiene veleni, pur essendo ai limiti e qualche volta oltre la soglia di tolleranza, che è il ragionamento che fece a proposoto del tetracloroetilene nell’acqua sostenendo la potabilità che peò nessuno aveva mai vivaddio messo in discussione.
In questo caso gli effluvi mefitici però sono forti e andabdo in giro per la zona industriale di Ponte Valentino ci si è resi conto che oggi le esalazioni più acute provengono dalla zona del depuratore, lungo il tratto dell’Appia Traianea prossima meta di valutazione dgli ispettori Unesco. Il cittadino chiede chiarezza e non si accontenta dei comunicati laconici. Il presidente Barone ha lanciato l’8 agosto l’allarme e reso noto la presenza di acido solfidrico nell’aria in seguito ai rilievi assegnati alla Tecnobios. Giovanna Megna consigliere di Civico22 a sua volta chiede che benga fatto tutto il necessario per arrivare ad una valutazione piena delo stato dei fatti