Il balcone spalancato su via Annunziata lascia entrare una folata maleodorante che si insinua anche nella sala giunta del Comune di Benevento, proprio mentre si sta tenendo il Tavolo tecnico coordinato dal sindaco Mastella, sui miasmi avvertiti in città.
L’incontro ha visto la partecipazione della direttrice del dipartimento Arpac, Elina Barricella insieme ai tecnici che coordinano le attività di monitoraggio e controllo, l’assessore all’Ambiente
Alessandro Rosa, la presidente della Commissione Ambiente Luisa Petrone, il dirigente del Settore Ambiente Maurizio Perlingieri, per la Polizia municipale il capitano Emilio Belmonte (Nucleo
Polizia ambientale), il consigliere provinciale Antonio Capuano, il presidente del Consorzio Asi Luigi Barone, il presidente dell’Asia Donato Madaro, la dirigente Asl Prevenzione collettiva Filomena Iadanza e la dirigente del Settore Regione Campania-Ecologia Grazia Rosella .
I miasmi, avvertiti in diversi momenti della giornata sono percepiti in maniera più o meno intensa dalle persone, rispetto alla sensibilità individuale che ne connota anche una differente speziatura (se vogliamo usare un termine più elegante) c’è chi riferisce di aver avvertito un odore acre, simile agli scarti di sansa, oppure olezzi che ricordano la biodigestione dei rifiuti organici. Che cosa sia questo odore nauseabondo che avvolge la città, non è ancora dato sapere.
“Per ora non sono rilevate sostanze pericolose per la salute pubblica, l’Arpac, che sta svolgendo una meticolosa attività di monitoraggio e campionamento, aggiornerà costantemente il Comune sui riscontri scientifici che consentiranno di comprendere e individuare origini e fonti di alcuni odori poco gradevoli che sono stati avvertiti e segnalati in città”, è quanto spiega il sindaco di Benevento Mastella.
Dal tavolo tecnico è emerso che anche su richiesta del Comune – Arpac ha messo in campo un’indagine esplorativa e un’attività di controllo che ha preso inizio dal mese di luglio e che si è concentrata sulle aree oggetto di segnalazioni (ponte Valentino e contrada Pezzapiana, in particolare): al termine di esami e prelievi, l’elaborazione sistematica dei dati da parte del Laboratorio di olfattometria dinamica consentirà di adottare le più idonee misure correttive.
Al Tavolo tecnico inoltre si è parlato anche dell’app a cui poter fare la segnalazione circa l’intensità olfattiva e la zona della “nube” maleodorante, si tratta di @ArpacOdorBot, su Telegram.