Il Senatore di Fratelli d’Italia, Domenico Matera, anche Presidente del Comitato per la Legislazione presso il Senato della Repubblica, ha inviato una lettera alla dottoressa Maria Morgante, Direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Pio di Benevento, in merito alla questione dell’ospedale “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti.
Il Senatore Matera, presa visione di una lettera indirizzata alla stampa dal Movimento civico per l’ospedale circa la mancata attuazione delle misure previste per il Presidio sanitario in questione, ha ricordato la necessità di attuare quanto previsto dal Decreto regionale numero 41 del 2019, atto che, configurando il Presidio quale Pronto Soccorso in zona disagiata, comportava l’attivazione di tutti i servizi ambulatoriali e di degenza ivi connessi. Ma non solo la mancata attuazione del Decreto 41.
“Ci risulta – ha ulteriormente esposto il Senatore Matera nella lettera indirizzata alla dottoressa Morgante – che pur avendo recepito nel Piano Aziendale del ‘San Pio’ la Delibera di Giunta regionale numero 16 del Marzo 2023, ad oggi sussiste ancora un rinvio che, seppure sicuramente motivato, desta preoccupazione nei cittadini che vorrebbero vedere al più presto la reale attuazione della stessa, per destinare il secondo piano del ‘De Liguori’ in uso alla Fondazione ‘Pascale’ per attività oncologiche, chirurgiche e cliniche.
È comprensibile – ha rappresentato ancora Matera – che i residenti siano stremati dopo anni di promesse non mantenute dalla Regione, per tutte le motivazioni che conosciamo”. Quindi la richiesta del parlamentare sannita al manager del San Pio “di accelerare rispetto agli impegni assunti e fare in modo che almeno il reparto destinato al Pascale di Napoli apra al più presto”.
“In un territorio sofferente come il nostro Sannio – la conclusione del Senatore – non si può continuare a privare i cittadini di servizi sanitari previsti dalle legge e dalla Costituzione.
Questa volta, siamo sicuri che lei farà tutto il possibile per dare questa prima risposta quanto più celermente possibile”.