Alle 5,30 di stamane l’acqua è tornata a scorrere nei rubinetti delle case dei beneventani.
Con mezzora d’anticipo Gesesa ha comunicato uffi8cialmemnte la fine dell’emeregenza e il ripriostimno completo del flusso proveniente dalla condotta del Biferno, ha proceduto ad avviare la riapertura dell’erogazione idrica presso il serbatoio dei Gesuiti e a seguire presso gli altri distretti interessati.
Un momento che è stato superato non senza difficoltà e che ha riattualizzato tutte le lacune di un sistema chje va erìriammodernato in nuce con l’esborso di ingenti invbestimnenti finanziari. Sarà materia del gestore unico che subentrerà a Gesesa prima o poi ma i tempi restano incerti mentre le difficoltà sono certissime.
La rottura della condotta Curti-Benevento non è un evento improvviso altrimenti i tempi di recupero non sarebbnero stati così veloci e gli stessi interventi compiuti a San Lorenzo Maggiore stanno a testimoniare che si sia operato sulla vasca di ispezione allagata, come evidfenzia Altrabenevento che è andata in loco per capirci di più.
“Una rottura che è li da almeno un mese”, sostiene Corona, cosa che da la stura a molti interrogativi. Il primo è se vi sia stata comunicazione tra Regione e Comune e c’è da sperare di si, nonostante la maggiore distanza politica, la seconda è per quale motivo a Gesesa, come ha detto lo stesso amministratore delegato Rubbo, la comunicazione sia giunta solo venerdi pomeriggio alle 14,30 con le relative corse contro il tempo per organizzare le contromisure.
Rubbo e Russo, è sembrato, che a fare la parte dei capri espiatori non hanno minimamente pensato affermando che la loro pèarte l’abbiano fatta fino infondo ne che la stessa preinterruzione di domenica pomeriggio alla fine sua stata determinante per arrivare alla mezzanotte e quindi allo stop ufficiale all’erogazione.
In sostanza a San Lorenzo Maggiore, dalle parti di un cantiere dell’Alta Velocità, pare che non siano stati approntati veri e propri lavori di riduzione in pristino di rotture e allora si prospetta che altre interruzioni potrebbero verificarsi, come ha ammesso lo stesso Salvatore Rubbo. Mastella allontana ogni responsabilità. Parla di gestore unico come panacea di tutti i mali. Gabriele Corona lo critica.
“Nel caso specifico, cioè le perdite sulla condotta del Biferno, il Gestore Unico per la provincia di Benevento che Mastella invoca da tempo, non avrà alcuna competenza essendo un impianto regionale.
Mastella e Gesesa spiegghino chi, come e perché, ha chiesto la modifica del progetto della Regione Campania che nel 2007 aveva previsto la sostituzione e il potenziamento di tutta la condotta del Biferno da Gioia Sannita a Benevento anche per consentire la fornitura di acqua dalla sorgente molisana a tutta la città.”