Gesesa si difende. Dopo il drammatico pomeriggio di ieri, con la decisione di chiudere l’erogazione idrica ben prima delle 23.59 e dopo la raffica di proteste, anche di molto oltre le righe, arrivate da sponda social, stamattina Rubbo e Russo, rispettivamemnte AD di Gesesa e presidente del CdA, hanno inteso chiarire gli aspetti di questa vicenda ribadendo la loro onestà intellettuale rispetto a come si sono svolti i fatti.
“Abbiamo ricevuto notizia della decisione della Regione solo venerdi 8 settembre nel primo pomeriggio”, esordisce Rubbo, “abbiamo preso atto e tentato di organizzarci ma ciò che è accaduto ieri era umanamanete imponderabile” Insomma, altro che responsabilità, Gesesa ha evitato che le dimensioni della crisi fossero di gran lunga peggiori, sostiene Rubbo.
La falla nella condotta Curti-Benevento vede in San Lorenzo Maggiore il punto nodale. Qui infatti si registra il danno maggiore, probabilmente per via dei lavori dell’Alta Velocità, e proprio li si sta cercando di intervenire ma non è escluso che altri stop all’erogazione potranno verificarsi nei prossimi giorni. E allora: mancata comunicazione tra Comune, Regione e Gesesa? E’ probabile, così come è probabile che si sapesse che l’interruzione non è stata affatto una cosa improvvisa bensì largamente a conoscenza da parte delle istituzioni e qui poi si entra nel campo della incapacità a far fronte ai disagi anche per via della obsolescenza della rete infrastrutturale che il presidente del CdA Russo denuncia e non da oggi.
le dichiarazioni nel video che segue