Il Comune di Benevento, ma sarebbe meglio dire l’Amministrazione Mastella. Il sindaco, dopo sette anni di permanenza a Palazzo Mosti, intende stringere i tempi su quelle opere di sua più stretta gemmazione che si possono tradurre nelle diciture bando periferie, maquillage della zona dell’Arco, Piazza Cardinal Pacca, campo da golf. E’ su questi filoni che Mastella intende incidere e sui quali non concepirà alcun balbettio da parte di nessuno dei suoi poiù stretti collaboratori se intende davvero perorarsi la causa del terzo mandato ma più di tutto vorrà accreditarsi per i prossimi appuntamenti alle urne per lui dempre determinanti.
Per il campo da golf, su cui aveva imposto la massima celerità, ha dovuto subire l’intransigenza del rup De Filippo e l’ostacolo della valutazione di impatto ambientale oltre a quella ambientale e strategica. Deve serrare i ranghi e conseguire risultati probanti. Per dicembre, come annuncia il Sannio Quotidiano, aprirà i cantieri di Piazza Risorgimento e dell’attuale terminal bus per dare la stura a quel famoso Bando Periferie in versione assai ridotta e pure riveduta e corretta. Dare un senso al suo passaggio sindacale, in sintesi, e se all’Arco non ha trovato soverchie difficoltà a far passare la sua idea di recupero dell’antico è su Piazza Pacca che i problemi potrebbero rendergli la vita ulteriormente complicata.
Il suo antagonista non dichiarato, Gabriele Corona, cui Mastella si guarda bene dal dare l’investitura ad interlocutore legittimo, quella di Scarinzi è stata un fatto isolato, è partito subito all’assalto della Soprintendenza con un’azione che ha preannunciato essere molto incisiva. L’obiettivo è l’infopoint che dovrebbe sorgere a latere destro della piazza e che lo stesso Perifano ha definito un “progettino bonsai.” Corona tira fuori il decreto 98 del 2021 che stabilisce, ignoto ai più, che Piazza Pacca è sottoposta a vincolo di tutela in quanto area di interesse archeologico e che era già esistente quando la Soprintendenza ha autorizzato lo scavo. Per Altrabenevento è quindi consequenziale che l’installazione dell’infopoint venga ad essere in totale contrasto col decreto 98 e giudica contraddittorio l’atteggiamento della stessa Soprintendenza. “Daremo scacco matto in tre mosse”, dice Corona. Ed ora le prossime due.