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Lettera aperta di Altrabenevento al Direttore di Città Spettacolo

Lettera aperta di Altrabenevento al Direttore di Città Spettacolo

29 Luglio 2023 | by Enzo Colarusso
Lettera aperta di Altrabenevento al Direttore di Città Spettacolo
Attualità
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Non ce ne voglia Corona, uomo di cultura e di saperi, ma prendere a modello il centauro Caco è cosa che stupisce. Cosa vorrà dire il “gran castigamatti” prendendo spunto dal XXVesimo dell’Inferno e perchè cita il ciclope Caco, a guardia del girone dei ladri e ladro a sua volta per aver rubato buoi e giovenche ad Ercole e da quegli ucciso a bastonate? Absit iniuria verbis, a chi è riferito il ruolo di Vanni Fucci, ladro e bestemmiatore insolentissimo con Dante? Qualcuno penserà che il cervello di Corona se ne sia andato benedire se addirittura per rivolgersi a Giordano scomodi la “Comedia” e invece no. Corona, in versione esegeta dantesco, sa bene che il titolo di Città Spettacolo di quest’anno si rifà alle metamorfosi sincroniche e proprio le metamorfosi sono parte integrante del canto che cita. E quindi trasformazione e lasciamo perdere Ovidio o Lucano. Bando alle ciance, ecco la lettera.

Al Direttore Artistico di Città Spettacolo, Renato Giordano.

Anche quest’anno lei ha voluto assegnare alla rassegna, definita “Città Spettacolo” ma di fatto la riedizione di “Quattro notti e più di ….pizza piena” un tema astruso: Metamorfosi/sincroniche.

E’ chiaro che sotto questa elucubrazione apparentemente insignificante, lei può giustificare qualunque spettacolo, anche quelli da sagra paesana, ma se intende riferirsi a Dante Alighieri che nel XXV canto dell’Inferno incontra il centauro Caco e descrive la contemporanea trasformazione di un uomo in serpente e di un serpente in un uomo, allora potrebbe davvero trovare spunto per spettacoli originali.

E a proposito di metamorfosi in politica, ad esempio, avrebbe solo l’imbarazzo della scelta, soprattutto nella città del Viandante.

Però, senza banalizzare, le vogliamo proporre Antonio Albanese, il grande attore  diventato famoso come Cetto La Qualunque, una maschera del politico corrotto, recentemente premiato al Giffoni Film Festival dove è stato accolto con una standing ovation.

Albanese, proprio in questa occasione, ha ricordato il grande successo anche in Germania del suo film Qualunquemente ed ha spiegato  “Io mi vergogno ogni volta che interpreto Cetto La Qualunque perché è una somma di orrori, eppure se pensiamo alla politica di oggi Cetto è un gesuita, un moderato…. Cetto è la politica malvagia, improvvisata, malsana che ho cercato di rappresentare in maniera ridicola per demolirla. C’è rabbia dietro la costruzione di quella maschera”… A Berlino uno spettatore mi ha detto ‘Non ho mai visto niente di più drammatico nella mia vita’. E secondo me aveva ragione, è davvero drammatico”

Si capisce bene che un incontro con Antonio Albanese in questa Città Spettacolo sarebbe davvero un successo.

Si potrebbe organizzare la proiezione di Qualunquemente su un mega schermo nello stadio Santa Colomba preceduta dalla presentazione a cura di Clemente Mastella il quale potrebbe così anche riconciliarsi con i tifosi che recentemente lo hanno fischiato abbondantemente.

Ovviamente bisogna tutelare il manto erboso con appositi pannelli e vari accorgimenti per il montaggio e smontaggio delle strutture che hanno dei costi da coprire con sponsorizzazioni mirate.

Si potrebbe chiedere il sostegno di qualche ditta locale, ad esempio la Costruzioni Nardone, quella che ha avuto in appalto la realizzazione dell’Info Point sui reperti archeologi in piazza Santa Maria e che sponsorizza il Rigoletto al Teatro Romano.

Oppure si potrebbero chiedere le sponsorizzazioni della Antum e del Consorzio Medil di Flavian Basile-  il presidente che ogni mese riceve un premio internazionale di progettazione – società che da diversi mesi finanziano concerti, pubblicità ed iniziative promozionali a sostegno del progetto per il Campo da Golf.

Siamo sicuri che anche Vigorito potrebbe sostenere questa nostra proposta.

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