‘Prendiamo atto che l’attuale amministrazione, rispetto alla questione ospedale, abbia definitivamente deposto le armi.
Lo ha detto chiaramente il Sindaco Salvatore Riccio durante la dichiarazione conclusiva del consiglio comunale monotematico che si è tenuto il 3 luglio.
Non esiste in questo momento alcuna volontà politica di battersi nelle sedi istituzionali preposte per garantire la salute dei cittadini di Sant’Agata e dell’area servita dall’ospedale. L’applicazione del decreto 41 non è una priorità e di conseguenza neppure la possibilità di avere un pronto soccorso in deroga ed un ospedale funzionante sul nostro territorio.
Non erano questi i presupposti che in campagna elettorale ci avevano portati a supportare la candidatura di Salvatore Riccio e dell’attuale maggioranza.
Sia chiaro, la possibilità di avere 24 posti letto oncologici è sicuramente una buona notizia. Ma per chi? Non per chi domani mattina si troverà ad avere un infarto e a non poter usufruire di un intervento salva vita nei tempi giusti.
La decisione relativa al polo oncologico è una decisione calata dall’alto, direttamente dalla Regione a cui, stando a quanto abbiamo sentito durante il Consiglio Comunale, non si chiederà niente più di questo. D’altra parte, citiamo testualmente le parole del sindaco “non abbiamo la forza per poter andare a sbattere le mani e i piedi sul tavolo con De Luca, perché lui quando si lega al dito qualche situazione poi…”.
Un atteggiamento remissivo che riteniamo inaccettabile. Politicamente questa amministrazione ha deciso di non mettersi contro il Presidente De Luca e di non chiedere più di quanto ci verrà dato per grazia ricevuta.
E’ da tempo che misuriamo l’assenza di volontà politica da parte del governo cittadino, che riduce tutto a pragmatismo e conti, giustificando così qualsiasi azione compiuta anche in barba al mandato elettorale.
Questo atteggiamento è emerso chiaramente anche sulla questione acqua pubblica, per la quale tante belle parole sono state spese in campagna elettorale e anche tante promesse di tavoli di confronto sono state fatte per poi rimanere lettera morta, mentre la stessa amministrazione decideva di accettare le sponsorizzazioni della Gesesa per le luci sul costone che di fatto hanno chiuso la partita.
Ci dicessero allora chiaramente e con coerenza quali sono le reali intenzioni dell’attuale maggioranza, perché al momento ci sembra di interloquire con un incomprensibile Giano Bifronte. ‘