Dopo tre anni ed otto mesi di servizio prestati come Direttore del NATO Stability Policing Centre of Excellence (NSPCoE – www.nspcoe.org), il Colonnello Giuseppe De Magistris lascia la guida della struttura multinazionale che opera in favore dell’Alleanza Atlantica per assumere la Direzione del “Centro di Eccellenza per le Stability Policing Units” (CoESPU – www.coespu.org)” a partire dal prossimo 29 Giugno.
Il suo successore sarà il Colonnello Luigi Bramati, proveniente da Avellino, dove ha retto per quasi tre anni il Comando Provinciale Carabinieri.
Il NATO SP CoE, operativo a partire dal 9 aprile 2015, opera lungo tre linee d’azione, ovvero sviluppo dottrinale, addestramento e lezioni apprese, tutte all’interno del delicato processo di trasformazione della NATO nel settore strategico della Polizia di Stabilità, ovvero in quel complesso di attività che vedono impegnate le forze di polizia nel garantire lo stato di diritto e la protezione dei diritti umani nelle operazioni di Pace e nel contribuire al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Attività queste in cui l’Arma dei Carabinieri vanta una vasta, pluriennale e diversificata esperienza che mette a disposizione della comunità internazionale per il ripristino e il mantenimento della Pace nelle aree di crisi. Proprio per tale motivo, l’Istituzione si è proposta e ha ottenuto la leadership di questo progetto che mira a sviluppare uno dei settori attualmente maggiormente emergenti dell’Alleanza Atlantica, proiettato com’è a pacificare nel più breve tempo possibile i Paesi destabilizzati.
Durante i quasi quattro anni di Direzione, il Colonnello De Magistris ha guidato il team multinazionale verso il raggiungimento di numerosi obiettivi, con un approccio al lavoro che non ha subito alcuna flessione nemmeno durante la crisi pandemica; in particolare, per citarne solo alcuni, si evidenzia:
Trattazione estesa del tema della Cultural Property Protection, culminata in un evento del Centro ( The NATO Stability Policing in Cultural Property Protection – NATO Stability Policing Centre of Excellence (nspcoe.org) ), riconosciuto dalla NATO come lo sforzo più importante, per l’anno 2021, in tema di contrasto al finanziamento del terrorismo nell’ambito dell’Alleanza Atlantica;
Collaborazione, quale unico ente nell’ambito delle Lessons Learned e quale, nel complesso, uno dei soli tre soggetti esterni assieme alle Nazioni Unite ed alla Banca Mondiale, con lo statunitense Special Inspector for Afghanistan Reconstruction (SIGAR SIGAR | Special Inspector General for Afghanistan Reconstruction) nella stesura del rapporto “Police in Conflict” (https://www.sigar.mil/pdf/lessonslearned/SIGAR-22-23-LL.pdf), in cui è stata finalmente evidenziata, all’indomani del collasso dell’Afghanistan dopo il ritiro dei contingenti internazionali, la necessità di sostenere subito le Forze di Polizia durante le crisi;
Creazione, su richiesta del Dipartimento di Stato Americano, del corso Battlefield Evidence Institutional Level (BEIL), avente come focus la ricerca delle fonti di prova di crimini commessi sul campo di battaglia per la punizione dei responsabili, citato dal Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, come una delle più importanti iniziative addestrative per gli anni 2021 e 2022;
Trattazione dell’importanza dello Human Security nella NATO e del relativo apporto che la Polizia di Stabilità possa fornire per la difesa dei diritti umani, culminata nella conferenza di pochi giorni fa (NATO Stability Policing role in Human Security Conference. Vicenza, 19-22 June 2023 – NATO Stability Policing Centre of Excellence (nspcoe.org) ) che traccia le linee d’azione dei prossimi anni.
La sede è a Vicenza, nella Caserma “Gen. Chinotto”, nella quale sono presenti anche sede il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units dell’Arma, CoESPU, e la European Gendarmerie Force, EUROGENDFOR, con le quali forma un polo internazionale di fama mondiale nel campo della Polizia di Stabilità.
Presso il Centro operano 37 persone fra Ufficiali, Sottufficiali e Militari, di cui 19 appartenenti all’Arma dei Carabinieri, nonché uno, rispettivamente, a Esercito, Marina e Aeronautica Militare. Il restante è personale internazionale appartenente agli Stati Membri che contribuiscono al Centro, ovvero Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Olanda, Polonia, Romania, Spagna e Turchia.