Pochi fondi ma grande impegno. E’ quello che sta profondendo l’assessorato all’Ambiente del Comune di Benevento sul versante del verde pubblico. A fronte di un budget assai limitato, un quinto di ciò che occorrerebbe per tenere in condizioni accettabili l’intera città, l’assessore Rosa sta cercando di intervenire nelle zone più sensibili dove l’avanzata delle erbacce e dell’incuria in generale s’era fatta più insistente. E allora il Lungosabato Bacchelli restituito ad una condizione di maggiore vivibilità e la Spina Verde dove gli ineterventi sono stati ultimati.
Certo lo sguardo d’insieme non appare ancora soddisfacente e la protesta dei cittadini corre sul filo dei social in modo implacabile ma da questa tribuna, mai troppo tenera con l’Amministrazione cittadina, è comunque partita quella che in gergo tecnico si chiama “comprensione dei problemi”, in presenza di una volontà onesta di mettere mano a situazioni oggettivamente gravi. L’Assessore Rosa si sta dando da fare e presto annuncerà l’eliminazione dei ciuffi selvaggi lungo la fontana di Piazza Matteotti, prospiciente Santa Sofia, e il ritorno dell’acqua nelle fontane pubbliche del Corso Garibaldi, Flans Te Alo, quella difronte Arcos costata ai tempi dell’Amministrazione Cimitile ben 40 mila euro, la fontana dell’obelisco egizio dalle parti dell’Archivio di Stato. Sulla questione verde pubblico dice la sua anche il Consigliere del gruppo misto e presidente della Commissione PICS Antonio Picariello.
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