In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il 20 giugno di ogni anno, il S.A.I. e il comune di Molinara hanno celebrato la ricorrenza in piazza San Rocco, trasformandola in un vero parco giochi a tema supereroi. I bambini del paese e quelli dei ragazzi accolti dal S.A.I. di Molinara e dei paesi limitrofi hanno potuto divertirsi con Azzurra Spettacoli, organizzatrice di eventi e intrattenitrice della mattina del 24 giugno con giostre gonfiabili, supereroi giganti, balli di gruppo, teatro con burattini e zucchero filato.
Oltre alla spensieratezza e alla gioia provate dai partecipanti, si è vissuto un momento di riflessione in cui i beneficiari, grandi e piccini, hanno letto poesie e testi riguardanti la sensibilizzazione al tema dell’integrazione e dell’accoglienza.
Presenti anche il S.A.I. di Baselice e quello di Reino oltre al comune di Molinara nelle figure del sindaco Giuseppe Addabbo e della consigliere Adriana Miresse, i quali hanno portato i saluti dell’assessore Lucilla Cirocco, che, non presente all’evento, ha tenuto comunque a mandare un messaggio: “il tema dell’emigrazione deve essere affrontato con un senso di responsabilità, provando a percepire il lato umano piuttosto che il problema. Auguro quindi a tutti noi, in quanto comunità, di percepire e riconoscere l’altro non come diverso ma come simile, non come ospite ma come cittadino.”
“Molinara non è e non è stata mai indifferente alle richieste di aiuto. Il S.A.I. e l’amministrazione comunale assicurano ogni giorno l’integrazione di queste persone e garantiscono loro i diritti essenziali quali la sanità, l’istruzione e soprattutto l’ascolto. Accoglienza, solidarietà e speranza sono concetti che si intrecciano tra di loro diventando i pilastri per il futuro di ogni beneficiario e la difesa dei diritti fondamentali di ogni cittadino.”
Le parole di Miresse sono un’anticipazione del discorso del sindaco Addabbo il quale, sempre vicino alle richieste di assistenza, ha precisato che “coloro che accogliamo nei nostri territori hanno il nostro stesso valore. Anche una piccola comunità come Molinara può ‘dare’ perché il lavoro che quotidianamente viene portato avanti dal S.A.I. non sempre riusciamo a vederlo ma si sente, è percepito in maniera concreta. Può essere interpretato come un crescendo di emozioni che si miscela alle etnie per la società del futuro in cui è indispensabile lo scambio di culture.
Per questi motivi, nonostante le differenze che si avvertono a livello culturale e di stili di vita, gli operatori del S.A.I. si adattano ai beneficiari con l’intento di raggiungere un solo obiettivo: creare un’unica famiglia. Queste le parole del sindaco che conclude ringraziando i partecipanti all’evento e il Consorzio “Sale della Terra” e la rete “Piccoli Comuni del Welcome” per la costante collaborazione.