A Via Momsen per tornare a rivendicare il diritto alla casa davanti ai balbettii delle istituzioni. Sono i cittadini legittimi assegnatari degli alloggi di Capodimonte, gente che da anni aspetta una casa degna di questo nome dopo avere passato anni di precariato nelle scuole pubbliche trasformate in dormitori. E una storia kafkiana ma che con Kafka ha molto poco a che vedere. Molto invece ha a che vedere con i palleggiamenti e le mezze affermazioni di coloro che non roiescono a trovare il bandolo della matassa, vuoi per questioni catastali dei famosi sottotetti, vuoi per una cabina elettrica su un terreno da espropriare.
Ma l’assessore all’Urbanistica Chiusolo assicura che lunedì sarà stipulato l’atto pubblico attraverso il quale l’Acer completerà la procedura d’esproprio dei terreni e potrà completare l’accatastamento del suolo. In molti non credono a questa ennesima assicurazione a partire da coloro che stamattina si sono assiepati dinanzi gli uffici Acer, uffici protetti da un cordone di forze dell’ordine che stride in modo vistoso con lo spirito della gente convenuta al Rione Libertà. Gente che è disillusa.
Sulla questione è intervenuto anche il Consigliere regionale mastelliano Gino Abbate che ha parole di fuoco nei confronti dei vertici Acer e ne chiede l’allontanamento.
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