Droni in azione per riprendere, per l’ultima volta, gli scavi di Piazza Cardinal Pacca. Quando si ripresenterà l’occasione, se si ripresenterà l’occasione, chi riscaverà saprà dove andare a mettere mano e chissà impegnarsi alla ricerca del tempio di Iside Pelagia. L’Amministrazione intende utilizzarla come luogo di sbarco di questi fantomatici turisti nordeuropei, mossi dalla irrefrenabile esigenza di essere accompagnati direttamente all’interno dei monumenti, una cosa assai curiosa vista la gran nomea di camminatori che accompagna scandinavi e anglosassoni in generale. Non in questo caso e dire che l’intento originario era quello di far stazionare ivi addirittura i bus ma poi un minimo di buon senso e la cauta opposizione della Soprintendenza hanno indotto Palazzo Mosti a fare scelte diverse e più sagge. Si chiude una pagina amara della cronaca cittadina che ha vissuto sull’impegno social più che su di una effettiva partecipazione in carne e ossa e una certa pressione di certa stampa ma anche sulla quasi totale assenza degli intellettuali, istituzionali e non, che non hanno ritenuto opportuno esporsi e magari rischiare qualche reprimenda che ne mettesse in discussione prestigio e posizione. E allora si chiude, spazio all’infopoint leggero senza servizi igienici e con una massiccia dose di multimedialità per mettere il turista in condizione di poter ammirare virtualmente ciò che di straordinario c’è sotto i loro piedi e magari indurli a qualche riflessione circa il metodo e pure il senso di tutto questo. Cala il sipario su una grande occasione persa.