Gli assegnatari degli alloggi di nuova costruzione in contrada Capodimonte esprimono il loro forte disappunto per i ritardi con il quali si procede ad assegnare loro gli appartamenti di cui hanno diritto. Con una nota durissima essi affermano tutto il loro sdegno per le ultime azioni messe in atto da Comune ed Acer.
“Da tempo aspettiamo la consegna delle chiavi di alloggi già rifiniti in tutto e per tutto. Dal settembre scorso ci era stata data una data non certa che si avvicinava a Natale 2022 poi per varie scartoffie e inadempienze burocratiche ci siamo dovuti attaccare ad un cronoprogramma che vedeva mettere insieme varie date sia quelle per eventuali collaudi sia quelle di finitura di cantiere sia quelle della consegna degli alloggi che sarebbe dovuta ricadere tra il 15 e non oltre il 30 maggio 2023.
Con nostro dispiacere e creando non pochi disagi alle famiglie assegnatarie siamo dovuti rimanere con il cerino in mano visto che il cronoprogramma è saltato per via di altre problematiche come allacci Enel ecc. Famiglie già con valigie in mano e sfratti in corso che hanno dovuto accontentarsi di alloggi di fortuna presso famigliari per non restare per strada nonostante avevano una casa popolare assegnata e definita.
Poi la notizia della data di consegna tra il 20 /25 giugno ma in questi giorni l’ennesima beffa: ci si accorge proprio ora che mancano pochi giorni alla consegna delle chiavi e sia il Comune che l’Acer si accorgono che un terreno deve essere ancora espropriato e che se non avviene l’atto notarile la consegna non può avvenire. Tutto questo mette ansia e agitazione nelle famiglie che ancora non riescono a vedere l’alba questo e questa è solo la punta dell’iceberg dei problemi che stanno vivendo le famiglie in queste ore.
Ci vediamo costretti a resettare i buoni rapporti che volevamo mantenere con le varie istituzioni che seguono la vicenda tra cui l’assessore alle politiche abitative, il Sindaco e i tecnici dell’ Acer ma il momento di scherzare sulla pelle delle famiglie è finito. Noi vogliamo le nostre case e le nostre chiavi e soprattutto una risposta di una data che non superi il mese di giugno e soprattutto la vogliamo nel più breve tempo possibile al massimo concediamo 48 ore poi le famiglie metteranno in atto azioni forti e che soprattutto non faranno fare bella figura alle istituzioni ed organi cittadini. Basta chiacchiere vogliamo le nostre chiavi!!!