La Procura della Repubblica di Benevento incontra la stampa cittadina. Questa mattina il Procuratore Aldo Policastro si è recato presso la redazione di Gazzetta di Benevento ricevuto dal direttore Alfredo Pietronigro nella classica veste di anfitrione. Nei confronti dell’illustre ospite, lo storico direttore di Gazzetta ha mostrato la ricca collezione di prime pagine di giornali di cui sono adorne le pareti, un vero e proprio viaggio nella storia di Benevento e del Paese degli ultimi centocinquant’anni, l’invidiabile emeroteca e la ricchissima messe di letteratura grigia presente in gran copia che ha affascinato il Procuratore Capo della Repubblica.
Ma la visita di Policastro è stata anche l’occasione per aprire un contraddittorio sullo stato dell’arte della classe dirigente cittadina, il ruolo della stampa, l’incidenza dei colletti bianchi e dell’opinione pubblica in un tessuto cittadino in difficoltà. Il Procuratore non è nuovo a considerazioni anche caustiche sullo stato di salute dell’informazione e anche in questo caso la sua critica, estesa a 360 gradi è stata forte. “L’interesse su Piazza Cardinal Pacca va bene ma non bisogna ignorare chge nel Sannio arriveranno somme ingentissiome di pnrr e allora è li che serve il massimo dell’attenzione”, il riferimento è ad eventuali appetiti crimimnaliche vanno messi nel mirino e la stampa deve essere molto vigile. In sostanza Policastro parla di crisi della classe dirigente che ha scelto l’isolamento ma ora nonsa come uscirne.
Territorio in difficoltà e allora come si inquadra il ruolo della Procura in tutto questo? Se un tempo qualcuno ha definito la Procura della Repubblicadi Benevento con un titolo di un famoso film francese, “Il Porto delle nebbie”, il Procuratore replica con piglio deciso “L’interesse non è solo per ciò che accade in città, dice, ma su tutto quanto accade nel vasto comprensorio di cui la Procura beneventana è competente. La nostra azione è calibrata ed è esente da condizionamenti; non abbiamo nè amici e neppure nemici, conclude Aldo Polocastro, e l’attività investigativa è costante”.