In seguito ad una partecipata e impegnativa assemblea dei medici del pronto soccorso dell’azienda ospedaliera Rummo di Benevento, organizzata dalla FP Cgil di Benevento e dalla FP CGIL regionale nella giornata di oggi, i medici del pronto soccorso cittadino hanno richiesto di dare voce alla situazione dell’emergenza ed urgenza ospedaliera. Un grido di dolore accolto dalla CGIL Funzione Pubblica che, all’indomani della ultima mobilitazione sulla vertenza salute nel Sannio organizzata proprio davanti all’ospedale San Pio lo scorso 11 maggio, aveva già puntato i riflettori sulle critiche condizioni del Sistema dell’emergenza-urgenza ormai al collasso in Campania, ma in particolare nel nosocomio sannita.
Un momento di riflessione intervenuto, tra l’altro, in contemporanea con la pubblicazione del Report del Corriere della Sera che ha rielaborato i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui flussi informativi gestiti dalla agenzia governativa in materia di valutazione dei bisogni di salute e per la conoscenza della domanda e dell’offerta di prestazioni sanitarie (con particolare riferimento alla mobilità interregionale, alle liste d’attesa e alle prestazioni di specialistica ambulatoriale…). Il report ha evidenziato un dato nero e drammatico per il nosocomio sannita in particolare sul caos pronto soccorso e sulla risicata presenza di personale in rapporto medici/infermieri e posti letto, ovvero quelle professionalità necessarie per assicurare l’emergenza-urgenza all’interno dell’ospedale con opportuni turni di servizio.
Rimane altresì prioritaria la necessità di gestire i ricoveri creando un flusso tra pronto soccorso e reparti per ridurre i tempi di attesa dei pazienti nel Pronto soccorso prima del ricovero applicando le linee guida sul sovraffollamento, sull’OBI (osservazione breve intensiva) e sul Triage per far fronte al sovraccarico dell’emergenza. Diventa cruciale, quindi, far funzionare i servizi territoriali e la prevenzione, per cui è necessario investire sulla salute, come ribadito anche dal Segretario Nazionale Landini all’ultimo congresso della CGIL, mettendo in rete tutti i servizi: territorio, ospedale, cure primarie e specialistiche. Per fare questo occorre iniziare dal riconoscere ai nostri professionisti sanitari lo sforzo che ogni giorno mettono in campo per assicurare continuità e qualità del servizio. Per tali problematiche abbiamo richiesto un incontro urgente al management aziendale del San Pio