Il Van con i vetri oscurati arriva dinnanzi al Teatro San Marco di Benevento, a bordo c’è Tommaso Paradiso, atteso da una folla di fan. L’artista scende e viene letteralmente preso d’assalto da un pubblico trasversale, dalle richieste di selfie e firmacopie. Anche questo è l’effetto di Stregati Da Sophia, l’associazione presieduta da Carmela D’Aronzo che promuove la cultura filosofica oltre le pareti scolastiche.
La 9° edizione del Festival Filosofico del Sannio si è conclusa con un ultimo grande appuntamento che ha visto protagonista proprio l’ex leader dei Thegiornalisti Tommaso Paradiso.
Il cantautore romano con origini irpine, (lo ha ricordato in più occasioni) ha disquisito con Carmela D’Aronzo e il professore Riccardo Chiaradonna, sul tema “Viaggio intorno a musica, filosofia e libertà di pensiero”
Strappandogli qualche intervista tra la folla delirante gli abbiamo chiesto in che modo avrebbe parlato ai ragazzi in sala, se da filosofo (visto che ha una laurea in filosofia) o da cantautore: “Parlerò come persona, come me stesso” ha affermato. La musica e la filosofia da sempre vicine al suo mondo, ad un certo punto prendono le distanze:”Per scrivere canzoni ho dovuto liberarmi della filosofia. Ma studiare è importante”. Il cantautore ha poi parlato del suo percorso che ha definito “straordinariamente difficile” per far comprendere ai giovanissimi in sala che la gavetta e i sacrifici servono per misurarsi con la realtà e maturare “non lasciatevi illudere dalla vita virtuale che semplifica le cose”.Sul concetto di libertà, tema portante di questa edizione del festival ha affermato che si tratta di un bene prezioso che va dosato. “Se siamo troppo liberi invadiamo la libertà degli altri”.
Nato a Roma, cresciuto nel quartiere Prati, ha raccontato di avere origini irpine, “La famiglia di mia madre è originaria di Ariano Irpino, ci torno spesso d’estate, la gente mi vede come uno del sud, un sudista, ne vado orgoglioso”.
