I tanti Sud del Mondo con le loro angosce, guerre sanguinose e tutta una sequela interminabile di sfruttamento da parte dei Nord del Mondo. Colpa del sistema capitalistico implodente? La risposta se la porta il vento parafarasando una famosa canzone di Bob Dylan. Ma sappiamo bene che senza i sud del mondo non proliferano le zone ricche del pianeta.
Per parlare di diritti negati, guerre, migrazioni che affliggono le solite aree del pianeta Africa Medioriente e Sud-est asiatico, l’Unisannio ha invitato la giornalista, poetessa e romanziera italo-siriana Asmae Dachan per una lectio giornalistica di grande impatto emotivo tutta concentrata sull’orrore di cio’ che accade nei teatri di guerra o in quei luogfhi del mondo nei quali vige l’arbirtrio e la assoluta sconsocenza dei piu elementari diritti civili ed umani.
Insieme ad alcuni studenti, la Dachan ha risposto a tanti quesiti mostrando le immagini del suo reportage fotografico in giro per il mondo riportando la sofferenza e la rabbia di chi soggiace in una situazione di endemica brutalita’. Asmae Dachan da anni in Italia, e nelle Marche in modo piu’ preciso, analizza le circostanze di cui e’ stata testimone oculare nel corso degli ultimi vent’anni.
“Ho fortemente voluto questo incontro – ha detto il Rettore Gerardo Canfora – . Si è parlato di luoghi di guerra, di tensioni sociali, di regimi oscurantisti che negano i più elementari diritti umani, posti depredati da interessi internazionali, dove l’istruzione è un lusso che pochi possono permettersi, la violenza di genere un fenomeno ancora troppo diffuso, dove anche procurarsi l’acqua necessaria alla sopravvivenza è una fatica immane. Parole e immagini di fronte alle quali non si può rimanere indifferenti, girare lo sguardo dall’altra parte. Testimonianze che ci riguardano da vicino, perché, come recita l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, non ci può essere sviluppo sostenibile senza pace, né la pace senza sviluppo sostenibile”.
le dichiarazioni nel video che segue