“La palestra comunale di Torrecuso, che inaugureremo giovedì 20 aprile alle ore 11.30, sarà intitolata al prof. Vincenzo Fasani, educatore, scrittore e pubblicista”. Ad annunciarlo è Angelino Iannella sindaco di Torrecuso. “Questa palestra, adiacente all’edificio scolastico di Via Tedesco – afferma il sindaco Iannella – è stata consegnata alla scuola nell’ultimo trimestre del 2021, poi a dicembre dello stesso anno c’è stato un allagamento della struttura a seguito della disattivazione dell’impianto di pompaggio da parte di ignoti. Volevamo recuperare almeno il pavimento esistente ma, dopo diversi tentativi, l’abbiamo dovuto rimuovere montando poi una nuova pavimentazione a norma di legge (anti-trauma). Inoltre – continua Iannella – abbiamo collocato all’esterno un montascale fisso per il superamento delle barriere architettoniche ed una pensilina di copertura; poi abbiamo completato l’impianto elettrico mediante l’installazione di fari a led inserendo anche un impianto di allarme per le pompe di sollevamento acque.
La palestra, che abbiamo adibito a campo di pallavolo, è stata già consegnata all’istituto comprensivo, in esclusiva, fino al 30 giugno ma nelle prossime settimane stileremo un regolamento anche per l’utilizzo pubblico nelle ore extrascolastiche”. Conclude Iannella: “Per noi sarà un onore intitolare questa palestra al prof. Fasani, nato e vissuto a Torrecuso fino al giorno della sua scomparsa, profondo studioso di storia patria e conoscitore del Sannio Beneventano. Uomo generoso ed esempio per molte generazioni. Ringrazio l’amministrazione comunale per aver condiviso con me questa scelta; un grazie particolare a Simona Sauchella, Assessore all’Istruzione e ai Servizi Scolastici, che in questi giorni sta lavorando incessantemente per la buona riuscita dell’inaugurazione ed infine – conclude il sindaco – un grazie al vicesindaco Michelino Tedesco che ha donato l’impianto di pallavolo”.
Chi è Vincenzo Fasani: nacque a Torrecuso il 25 marzo 1895 e morì il 28 dicembre del 1977. Partecipò eroicamente alla prima guerra mondiale e dedicò tutte le sue energie alla ricerca e allo studio della storia di Torrecuso facendone il suo ideale di vita. In paese svolse il ruolo di ‘attore’ per più lustri dandone un prezioso contributo per la sua rinascita e provvide anche alla denominazione delle sue strade alle quali impose i nomi dei figli migliori che vanto avevano dato a Torrecuso. Ammiratore di Mellusi, lottò con abnegazione perché lo stesso non fosse dimenticato e si adoperò perché gli venissero eretti in paese e a Benevento dei monumenti. Fu profondo studioso di Antonio Fusco e amico dei cultori della storia del Sannio, da Alfredo Zazo ad Antonio Iamalio, a monsignor Salvatore de Lucia a Raffaele Pedicini. Poi con Benedetto croce, Giovanni Gentile e tanti altri, fu anche autore di numerose pubblicazioni sul Sannio e su Torrecuso, ma soprattutto su Antonio Mellusi.