La Regione Campania si schiera a favore di agricoltori e consumatori. Il governatore Vincenzo De Luca – su invito del vicepresidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello – ha firmato questa mattina la petizione di Coldiretti a sostegno del processo legislativo aperto dal disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri, che prevede il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici, in mancanza di adeguate garanzie per la sicurezza alimentare e ambientale.
L’occasione è stata il convegno sul tema che si è tenuto nello stand Casa Coldiretti a Campanialleva Expo 2023, la più grande fiera zootecnica del Sud, che oggi chiude una tre giorni di straordinario successo. A contrastare le tesi dei grandi interessi multinazionali sulla produzione del cibo in provetta sono state le relazioni scientifiche di Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, di Giuseppe Campanile, ordinario di medicina veterinaria all’Università Federico II, e di Felice Adinolfi, ordinario di economia agraria all’Università di Bologna.
La Campania, già nel novembre scorso, aveva espresso un secco no al cibo sintetico con l’approvazione all’unanimità del Consiglio regionale di un ordine del giorno proposto dalla giunta. Una scelta politica forte e bipartisan che conferma l’attenzione della Regione al valore strategico del settore agroalimentare. Un immenso patrimonio di biodiversità e di cultura del cibo che è riconosciuto in ogni angolo del pianeta. La Campania esprime ben due patrimoni Unesco legati al cibo: la Dieta Mediterranea e l’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani.
Un contributo alla chiarezza viene dal documento Fao/Oms “Aspetti della sicurezza alimentare del cibo a base cellulare” che individua ben 53 rischi potenziali, dalle allergie al tumore, che è stato pubblicato dopo la presentazione in Italia del disegno di legge sulla produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento.