Si è tenuta ieri, mercoledi 5 aprile, una importante riunione fortemente voluta dalla segreteria provinciale FP CGIL che, alla presenza dei Segretari Regionali eletti all’ ultimo congresso Antimo Morlando e Giosuè di Maro, ha visto insieme anche tutti i delegati del comparto, ovvero delle aziende sanitarie ospedaliera del San Pio, nonchè della ASL Benevento, oltre alla Segreteria Provinciale della Funzione Pubblica.
Un incontro di presentazione tra delegati ai vari livelli, per il rilancio forte della vertenza sulla sanità del territorio e sui territori della nostra regione, da sempre al centro dell’ azione sindacale regionale che, non a caso, ha scelto Benevento anche in occasione dell’ ultima tornata congressuale. Un’ attenzione alla nostra provincia dunque, alle aree interne, una proficua discussione sul tema attuale dell’ autonomia differenziata, proposto dal governo in carica e che, inevitabilmente, ricade sul taglio delle risorse alla sanità territoriale, una raccolta di firme ancora in corso per fermare una tale funesta misura di sopraffazione politica tesa a disgregare il Paese e il principio della universalità del nostro sistema sanitario, così come concepito anche dalla nostra Carta Costituzionale.
Naturalmente non solo la sanità, ma tante altre materie sono oggetto di tale provvedimento, che fonda nella parcellizzazione e iniqua distribuzione delle risorse, la sua scellerata logica di spartizione e suddivisione di risorse e, conseguentemente, di organizzazione del Paese. Inutile dire che il Sud in particolare, sarebbe fortemente penalizzato da tale riforma del sistema pubblico nazionale.
A livello locale invece, si sono affrontati temi sempre inerenti la sanità e la centralità dei servizi pubblici assistenziali ed emergenziali che riguardano la salute, che poi è il perno centrale intorno al quale si organizzano anche le politiche sindacali che pure la Camera del Lavoro di Benevento ha fortemente voluto in agenda, in linea con le richieste del Segretario Landini, che quotidianamente denuncia la cronica carenza di personale e la urgente necessità di nuove assunzioni nel pubblico impiego in generale e particolarmente nel comparto della sanità, anche provinciale, in particolare per la rete dell’ emergenza.