Non accennano a placarsi le frizioni fra Ato e Provincia di Benevento. La questione Samte è stata superata dalla decisione dell’ente d’ambito di avvalersi di una società altra rispetto alla partecipata provinciale denominata Seam e formalizzata dalla firma degli atti dinanzi al notaio Santomauro il 27 marzo scorso. Giovanna Razzano amministratore unico e con lei altri cinque commercialisti, tutti di stretta osservanza mastelliana, a garantire la transizione e la gestione dei processi
Dal canto suo il presidente Lombardi aveva annunciato la cessione dell’impiantistica alla costituenda società e richiamato gli accordi del 14 luglio 2022 che prevedono, ad avviso della Rocca, lo sgombero dei rifiuti «da riversare in massima parte presso la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte da “rimettere in esercizio” per il II lotto e così trattare, nei limiti della capienza, l’ingresso per un triennio di 20.000 tonnellate annue di rifiuti prodotti unicamente dal territorio provinciale di Benevento”, recita il passaggio in questione.
A distanza di qualche giorno la replica dell’Ato che precisa alcuni punti che giudica nevralgici. Nulla quaestio sulla celerità delle procedure atte a scongiurare ogni rischio di di interruzione di pubblico servizio ma Iacovella e Romito fanno sapere che restano valide le clausole dell’accordo istituzionale sottoscritto il 14.07.2022 tra Regione, Provincia, SAMTE ed ATO Benevento con il solo aggiornamento del cronoprogramma e il via libera alla esecuzione da parte della Provincia di Benevento dell’intervento di rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti abbancati presso lo STIR di Casalduni (BN)” per l’importo complessivo di € 1.725.068,60 e dell’intervento legato ai lavori propedeutici e non esaustivi per l’apertura del Lotto II della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (BN)” per l’importo di € 545.000,00 ma esprimono “netta contrarietà alla esecuzione dell’intervento aggiuntivo finalizzato all’appalto in concessione delle attività gestionali per l’esercizio operativo del lotto 2 della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, per un valore economico di € 9.075.000,00, in quanto non contemplato nell’accordo istituzionale del 14.07.2022.
Prosegue, dunque, il confronto con l’Ato che non esita a mettere in guardia la Provincia da azioni legali nel caso in cui non venga ritirato il bando in cui è previsto in modo unilaterale, specificano Iacovella e Romito, quello che chiamano aggiornamento operato “inaudita altera parte” dalla Rocca e non condiviso dall’EdA Benevento, in palese contrasto con le previsioni del Preliminare di Piano d’Ambito approvato. Alla Rocca l’Ato chiede “l’immediata revoca del bando mettendo in guardia la Provincia che si è pronti ad adire vie legali a tutela esclusiva degli interessi dell’Ente stesso e dei comuni rappresentati.”