Domani pomeriggio Giovanna Razzano sarà l’amministratore unico di Seam, il braccio operativo dell’Ato rifiuti. E sono quindi ore comprensibilmente frenetiche per la commercialista di Sant’Agata de Goti che sta valutando la situazione anche alla luce dei suoi impegni presso il comune goto. Ma il dado sembra essere tratto e dinanzi al notaio Santomauro, assai in conto presso Mastella, lo stesso dinanzi al quale nella notte tra il 26 e il 27 maggio 2020 si consumò il “putsch” che sancì la defenestrazione del sindaco Piccoli a Sant’Agata, dovrebbero essere ufficializzati gli atti relativi a questa vicenda. Una donna sola al comando, di comprovata fede mastelliana, e che non avrà altri soggetti con i quali relazionarsi se non i vertici dell’Ato stesso.
E così il cerchio si chiude, il duello con la Provincia è vinto, Samte è ormai una scatola vuota visto che anche i 117 lavoratori trasmigreranno in questa Seam, ma la guardia resta altissima, ed entro mercoledi le carte saranno inviate alla Corte dei Conti a Napoli per le dovute formalità. Restano alcuni punti oscuri in tutta questa vicenda. L’impegno spasmodico per risanare un’azienda che poi è stata scartata nonostante la kpmg ne avesse certificato la linearità finanziaria, l’esborso dei comuni che l’avevano costretta alla liquidazione, il silenzio cantatore dello stesso Mastella che sulla vicenda si è limitato alla mera osservazione esterna, eppure si consumava un duello all’interno del suo stesso sistema di potere.
Chi ne esce ridimensionato sembra essere il presidente della Provincia Lombardi e un po tutto il consesso provinciale, anch’esso composto da amministratori come i dodici del cda dell’Ato, e allora è lecito pensare ad un conflitto tutto interno al medesimo meccanismo di potere con il sindaco che ha fatto volutamente da spettatore senza entrare nella contesa. In un modo o nell’altro inizia, quindi, una nuova stagione con Giovanna, stimatissima professionista, alla guida di una società dalla quale si attende e molto, un ruolo delicatissimo alla luce delle tante cose da fare. In primis governare la complicatissima gestione dei siti, cdr e discarica di Sant’Arcangelo, che in questo momento languono in una condizione di estrema criticità ma per i quali la Regione ha garantito il sostegno finanziario adeguato, circa una ventina di milioni in tutto, che eviterà l’aggravio sulle tariffe a carico dei cittadini. Insomma, un impegno improbo per Giovanna Razzano anche perchè la decisione dell’Ato di non avvalersi di Samte e di puntare su di una società a totale capitale pubblico pone ora l’ente d’ambito nelle condizioni di non poter fallire l’obiettivo.
