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Campolattaro, Corona: De Luca & spieghino come risolvere il problema della frana attiva prima di appaltare i lavori da 700 milioni

Campolattaro, Corona: De Luca & spieghino come risolvere il problema della frana attiva prima di appaltare i lavori da 700 milioni

15 Marzo 2023 | by Enzo Colarusso
Campolattaro, Corona: De Luca & spieghino come risolvere il problema della frana attiva prima di appaltare i lavori da 700 milioni
Attualità
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Altrabenevento a tutto campo. Corona torna sulla Diga di Campolattaro e i rischi di dissesto idrogeologico contenute nella relazione Speri, Studio KR e I.Pro della sponda nord dell’invaso sotto la quale, pare debba passare il tubo di sette chilometri che congiunge l’acqua di Campolattaro col potabilizzatore a Ponte.  “C’è un rischio di ostruzione, le perizie chieste dalla Provincia dimostrano che è attiva la frana in sponda destra dove Regione e Ministero Infrastrutture vogliono costruire la galleria sotterranea fino a Ponte. Asea ha appaltato i lavori per ricostruire la sua sede sulla paratia a rischio caduta.”, sostiene Corona.

 

“A maggio 2022 le società Studio Speri,  hanno consegnato alla Provincia di Benevento le perizie per la rivalutazione sismica della Diga di Campolattaro ed hanno segnalato con l’elaborato R017 che la frana sulla sponda destra è ancora attiva e può causare l’ostruzione del sistema di svuotamento dell’invaso con gravi conseguenze.

Pertanto, su sollecitazione della Direzione Generale Dighe l’amministrazione provinciale di Benevento ed ASEA il 23 dicembre 2022 hanno chiesto allo Studio Speri di estendere la perizia al versante superiore della frana ma i tecnici il 27 febbraio hanno comunicato che occorre uno studio approfondito con misurazioni ed indagini specifiche che durerà almeno fino a settembre 2023.

Nonostante la perizia e il pericolo frana, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della sua recente vista a Benevento, ha annunciato che a giugno saranno appaltati di concerto con il Commissario di Governo, Attilio Toscano, i lavori per l’uso idropotabile ed irriguo della Diga che prevede anche una galleria sotterranea di sette chilometri proprio nell’area interessata dalla frana.

Gli stessi studi tecnici Speri, KR e I.Pro sempre a maggio 2022 hanno comunicato con l’elaborato R015 che la paratia sotto la Casa di Guardia, oggi sede della direzione e degli uffici di ASEA, è “largamente insufficiente a sopportare il livello di sollecitazione sismica” in una zona ad alto rischio terremoti.

Nonostante tale perizia, ASEA il 31 dicembre 2022 ha appaltato in gran fretta i lavori per abbattere e ricostruire la Casa di Guardia con una spesa di 738 mila euro proprio sul piazzale sovrastante la paratia a rischio caduta per la quale non sono previsti lavori di rinforzo o adeguamento.

Domani il Presidente della Regione Campania e il Ministro delle Infrastrutture, presenti nel Sannio per la inaugurazione di un cantiere delle Ferrovie, certamente faranno riferimento ai progetti di grandi opere per il Sannio ma devono spiegare come pensano di risolvere il problema della frana attiva sull’invaso prima di appaltare i lavori da 700 milioni (fondi Regioni e PNRR) che rischiano di non essere mai completati.

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