La Corte dei conti reputa inammissibile la richiesta di parere inviata dal Comune di Avellino rispetto alla strada della società mista per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti nel sub ambito distrettuale del capoluogo. Per l’amministrazione Festa, dunque, procedure da rifare e anche di corsa. Il pronunciamento della magistratura contabile si basa sul fatto che l’esame sui parametri di efficienza, efficacia ed economicità della strada intrapresa può interviene solo “dopo che l’Amministrazione comunale abbia perfezionato l’atto deliberativo di costituzione o di acquisizione della partecipazione (diretta o indiretta), per la traduzione del quale nelle forme del diritto societario la legge richiede il decorso di un predeterminato lasso temporale, sessanta giorni, funzionale all’esame da parte della Corte dei conti. Nella fattispecie, l’Amministrazione comunale ha trasmesso una mera proposta di deliberazione e non un atto deliberativo del Consiglio comunale. In ragione di ciò, il controllo di questa Sezione non riguarderebbe un atto deliberativo che si è perfezionato ma sarebbe preventivo rispetto alla manifestazione della volontà di costituire la società”. Dunque, al momento iter congelato e conto alla rovescia per il 30 marzo, giorno stabilito per l’affidamento del servizio, che continua inesorabile.