Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’onorevole Rubano indirizzata al Presidente della Regione Campania De Luca:
‘Signor Presidente,
apprendo della Sua presenza all’ incontro promosso da Confindustria che si terrà martedì presso il Teatro Vittorio Emanuele di Benevento. Me ne compiaccio, perché fuga il dubbio che il Sannio fosse un figlio illegittimo della Regione da Lei, scarsamente amministrata. Mi rendo conto che è molto più gradevole incontrare gli imprenditori che i malati abbandonati in corsie di Ospedali sotto strutturati. Ma questa volta, Signor Presidente, temo che non potrà non cogliere il mio ennesimo invito ad incontrare il personale stremato dalle emergenze continue dell’Ospedale San Pio, azienda ospedaliera di Sua competenza.
Le consiglio inoltre, anzi la invito caldamente, tra un incontro e l’altro, a fare un salto anche all’ospedale di Sant’Agata dei Goti per scusarsi con il personale sanitario e i cittadini che invano hanno assistito alle Sue disattese promesse. Al contempo, ci felicitiamo per la Sua conferma all’ennesimo taglio di nastro previsto tra qualche settimana presso l’ex Ospedale di Cerreto Sannita ad inaugurare un Hospice da sette posti letto e non più da dodici come promesso in precedenza.
Le consiglio inoltre, anzi la invito caldamente, tra un incontro e l’altro, a fare un salto anche all’ospedale di Sant’Agata dei Goti per scusarsi con il personale sanitario e i cittadini che invano hanno assistito alle Sue disattese promesse. Al contempo, ci felicitiamo per la Sua conferma all’ennesimo taglio di nastro previsto tra qualche settimana presso l’ex Ospedale di Cerreto Sannita ad inaugurare un Hospice da sette posti letto e non più da dodici come promesso in precedenza.
Ottima notizia se in quella stessa occasione, consegnerà i famosi tre milioni di euro promessi ai cittadini in campagna elettorale, soldi necessari per offrire agli utenti servizi sanitari fondamentali. Se ne ricorda Signor Presidente? Noi non lo abbiamo scordato!
In ultimo Signor Presidente, non perda l’occasione di sorprenderci evitandoci le solite scene patetiche con i soliti noti, che – solo grazie a Lei – sono tristemente alla guida della Città e della Provincia di Benevento. Degni rappresentanti di quell’avanzo di politica stantia che, ormai agli sgoccioli, non perderà occasione ad ergersi a paladina di un’ accorata richiesta, per buttare ancora fumo negli occhi di pazienti e famiglie stremate. Il Sannio non vuole più essere spettatore silente di commedie recitate ad arte, mentre nel chiuso delle stanze trattate interessi personali e familiari noti ormai a tutti!
In ultimo Signor Presidente, non perda l’occasione di sorprenderci evitandoci le solite scene patetiche con i soliti noti, che – solo grazie a Lei – sono tristemente alla guida della Città e della Provincia di Benevento. Degni rappresentanti di quell’avanzo di politica stantia che, ormai agli sgoccioli, non perderà occasione ad ergersi a paladina di un’ accorata richiesta, per buttare ancora fumo negli occhi di pazienti e famiglie stremate. Il Sannio non vuole più essere spettatore silente di commedie recitate ad arte, mentre nel chiuso delle stanze trattate interessi personali e familiari noti ormai a tutti!
Siete la peggiore interpretazione di Totò e Peppino nella vendita della fontana di Trevi: dovete rispetto – ammesso che ve ne resti una briciola – verso la salute pubblica dei suoi cittadini.
Per cui, Signor Presidente, nel darle il ben benvenuto nella terra dei figli di un “Dio minore” (così come ci ha trattati fin da oggi) Le chiedo, per l’ultima volta, di dare risposte alla catastrofica situazione della sanità sannita prima di andare ad imbonire i nostri imprenditori che fortunatamente, se la cavano benissimo nonostante Lei!’
Per cui, Signor Presidente, nel darle il ben benvenuto nella terra dei figli di un “Dio minore” (così come ci ha trattati fin da oggi) Le chiedo, per l’ultima volta, di dare risposte alla catastrofica situazione della sanità sannita prima di andare ad imbonire i nostri imprenditori che fortunatamente, se la cavano benissimo nonostante Lei!’