La questione dei difficili rapporti, ed è un eufemismo, tra Provincia di Benevento e Ato rifiuti. Ieri l’altro un’accesa riunione alla Rocca nella quale si è parlato di impiantistica e di Samte, che nel disegno più generale dovrebbe diventare il braccio operativo dell’ente d’ambito ora che è tornata in bonis. Da Via Torrette ribadiscono un concetto che provano a portare avanti da parecchio tempo e cioè che nulla quaestio in merito al subentro nella gestione degli impianti, cdr e discarica di Sant’Arcangelo, sia pur con mille perplessità, ma è sulla questione di Samte che l’Ato vuol capirci di più. A partire dal reale valore della società, da un puntro di vista meramente finanziario, Iacovella e Romito chiedono se vi siano o meno debiti, se la tenuta sia assicurata pur comprendendo che la Provincia intende bruciare le tappe e scrollarsi di dosso un fardello che mantiene da ormai 8 anni. I toni siu fanno sempre più accesi ma la scadenza del 30 marzo, vale a dire il limite massimo per affidare in toto l’intera materia all’Eda è più che mai vista dalla Rocca come la fine di una stagione che ha costituito enormi aggravi e responsabilità. Va da se che la cosa sarà difficilmente perseguibile e lo stesso presidente Iacovella ribadisce ancora una volta un concetto che rimane lo stesso anche alla luce del via libera del VAS a quel piano industriale di 500 e passa pagine il cui preambolo è pubblicato sul sito dell’Eda già da qualche settimana