Mercoledi scorso il Consiglio provinciale che sanciva il disimpegno della Rocca dei Rettori dalla vertenza del ciclo integrato dei rifiuti e la definitiva remissione in bonis della Samte. Oggi l’Ato rifiuti, il Godot di tutta questa lunga stagione di polemiche e di ritardi, ha riunito il Conisiglio d’Ambito per recepire le decisioni della Provincia e per affrontare i nodi insoluti che permangono e che sono in procinto di essere risolti. Una riunione che è sembrata prodromica ad una effettiva presa d’atto della nuova contingenza ma che necessita di tutta una serie di verifiche per trovare piena cittadinanza, a partire dal discorso intorno a Samte.
Il piano industriale in rampa di lancio ed è quello che chiede la Provincia e che rappresenta il tassello finale ad un processo che si doveva avviare sette anni fa in regione Campania ma che per ragioni ancora ignote non è mai partito. Anche questo capitolo dovrebbe essere al capolinea ma il condizionale è sempre d’obbligo.
La questione dell’impiantistica e il trasferimento delle competenze all’Ato. E qui la materia si fa ostica e molto. Gli impianti versano in condizioni drammatiche, il cdr di Casalduni e vieppiù la discarica di contrada Nocecchiaa Sant’Arcangelo Trimonte che in questo momento è un cantiere a cielo aperto ma che dovrà essere il terminale ultimo per sversare i rifiuti trattati della provincia di Benevento. Iacovella è assolutamente chiaro.
le dichiarazioni nel video che segue
