La Corte di Conti ha espresso il suo parere stroncatorio alla delibera del consiglio comunale di Buonalbergo che ha aderito alla società Sannio Acque perché mancano le argomentazioni indispensabili relative alla convenienza economica e finanziaria.
La delibera censurata è uguale allo schema inviato ai Comuni da Pompilio Forgione, coordinatore del distretto sannita dell’EIC ed approvato in tutta fretta da circa 40 consigli comunali, ma avversato da pochi coraggiosi sindaci, i consiglieri di opposizione di alcuni comuni, da Altra Benevento e dal Comitato Acqua Bene Comune che hanno più volte denunciato le illegittimità di quella proposta.
E’ importante sottolineare che le argomentazioni considerate indispensabili dalla Corte dei Conti non sono presenti nel testo del deliberato perché contenute nel Piano d’Ambito e connesso Piano Economico Finanziario, adottato (ma non approvato) dal Consiglio di Distretto sannita il 20 gennaio, mai inviato alle amministrazioni comunali e non pubblicato sul sito EIC.
Memorabile il parere del Segretario Generale del Comune di Benevento che durante il Consiglio del 30 gennaio non volle fornire ai consiglieri di opposizione il Piano d’Ambito perché secondo lui non era attinente alla delibera di adesione a Sannio Acque. E’ inevitabilmente il parere negativo della Corte dei Conti su tutte le delibere dei comuni che si sono affrettati ad approvare lo schema proposto da Forgione e questo è l’inizio della completa bocciatura di tutta l’architettura politico-amministrativa imposta con tracotanza dai mastelliani per affidare il servizio idrico di tutto il Sannio ad una società la gestione con la partecipazione di un privato socio di maggioranza relativa.