“Sbatti il mostro in prima pagina” è il titolo di un film del 1972 diretto da Marco Bellocchio ed interpretato da Gian Maria Volonté che ha ispirato l’incontro che si è tenuto all’Università degli Studi Del Sannio, con protagonista il magistrato Edmondo Bruti Liberati.
L’interessante discussione ha avuto come punto nodale il rapporto tra la stampa e il processo penale, tema ripercorso nel recente libro di Bruti Liberati dal titolo “Delitti in prima pagina. La giustizia nella società dell’informazione” (Raffaello Cortina Editore 2022).
L’autore traccia i percorsi che nel tempo hanno visto la stampa affermarsi nell’ambito giudiziario.
Un tempo, le cause penali prima di interessare la stampa erano veicolate attraverso la letteratura, che ancora prima dell’avvento dei mezzi di comunicazione di massa, conferiva al pubblico la vicenda di cronaca senza risparmiare dettagli cruenti.
Bruti Liberati, nel suo lavoro affronta il momento di svolta nei processi diventati mediatici, grazie all’ingresso delle telecamere all’interno delle aule di giustizia in Italia. Si va dai processi per stupro negli anni 70’ al processo Cusani, esaminando anche i punti più bassi raggiunti negli ultimi decenni dalla “cannibalizzazione dell’imputato” si pensi al delitto di Cogne e a quello di Avetrana, entrati prepotentemente nelle case degli italiani, e che rappresentano due casi emblematici.
L’autore, conclude che la libertà di stampa è un tassello fondamentale, ma che sono necessarie regole aggiornate per l’accesso agli atti che possano restituire fiducia nell’attività delle procure.
All’evento è intervenuto il Sindaco di Benevento Clemente Mastella, la Presidente del Tribunale Marilisa Rinaldi e il Procuratore della Repubblica Aldo Policastro, Gerardo Canfora, Rettore dell’Ateneo del Sannio.Aglaia McClintock, Garante degli Studenti dell’ateneo sannita che ha moderato gli interventi.
L’incontro fa parte del PROGETTO Legalità È Cultura curato da Antonella Tartaglia Polcini, coordinatrice del Dottorato Persona, Mercato, Istituzioni e assessora alla Cultura del Comune di Benevento.