Dopo dieci anni di lotte, nazionali e locali, condivise prima con il “Centro È più bello insieme” e “L’Orto di Casa Betania”, poi con la Caritas diocesana di Benevento, con la Rete Sale della Terra, con Next Nuova Economia per tutti, e con il sostegno di Vita Non Profit e di Avvenire, da oggi, dopo l’attesa approvazione del primo regolamento No-slot al Consiglio Comunale, anche Benevento sarà una città che inizierà a camminare nella necessaria ed urgente direzione del contrasto al gioco d’azzardo.
La prima marcia No-slot fu organizzata il 30 ottobre 2013, con 100 persone che camminarono lungo tutta la città per applaudire agli esercenti No-slot e contestare, scherzosamente ma severamente, i venditori di azzardo. Poi proseguimmo con la campagna “No-slot No-Azzardo” della Caritas Diocesana per riconoscere il bollino “No-slot” sulle vetrine degli esercenti che volontariamente rinunciavano ai lauti incassi della vendita dei giochi leciti; poi siamo andati avanti con importanti campagne di sensibilizzazione e formazione nelle scuole e nei comuni, fino ad inserire il contrasto all’azzardo come una delle azioni cardine della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, del quale sono Referente nazionale – per scongiurare che le nuove economie generate dalle azioni di cooperazione sociale e di comunità potessero trasformarsi in nuove economie per il gioco – fino ad una seconda grande marcia cittadina, a settembre 2018, da piazza Bissolati a Piazza Roma, con un migliaio di persone, sindaci della provincia e tante associazioni coinvolte, tra cui Libera ed Azione Cattolica.
Quando nacque il movimento politico Civico22 non poteva mancare nel programma un impegno per fermare il gioco d’azzardo.
Oggi Benevento, grazie al lavoro svolto in maniera sinergica tra maggioranza e minoranza, dentro le commissioni affari sociali prima e affari istituzionali, approva finalmente il suo regolamento No-slot. Siamo solo all’inizio, da oggi gli esercizi del gioco legale non potranno essere aperti a meno di 250 metri rispetto ai luoghi sensibili (tra cui luoghi di aggregazione giovanile e bancomat) e sarà obbligatoria una interruzione dell’offerta di gioco negli orari di maggiore compulsività, la mattina tra le 7.30 e le 9.30, l’orario di pranzo tra le 12.30 e le 14.30.
Si tratta di due novità molto importanti per una città che ha visto il proliferare in pochi anni di oltre 85 sale da gioco, per un volume di giocate annue di 80 milioni di euro (dati ufficiali del 2019), nonostante le condizioni critiche della nostra economia e l’esiguità del nostro bilancio comunale.