E’ stato rinnovato da alcuni giorni l’Accordo di Programma tra il Comando Regione Carabinieri Forestale “Campania” e l’Ente Parco Regionale del “Taburno – Camposauro”, per una ulteriore durata di tre anni.
Le finalità dell’accordo disciplinano una collaborazione rafforzata nelle attività di tutela del patrimonio naturale, quali l’antibracconaggio, il controllo dei tagli boschivi e la prevenzione degli illeciti ambientali in generale, con particolare riferimento ai settori dello sversamento illecito di rifiuti e dell’inquinamento delle falde acquifere.
Nel triennio 2020 – 2023 i servizi effettuati nel territorio del Parco sono stati oltre 2.200 e sono stati svolti dai militari delle cinque Stazioni Carabinieri Forestale di Vitulano, Montesarchio, Sant’Agata dei Goti, Telese Terme ed Airola, con lo scopo principale di prevenire comportamenti illeciti attraverso servizi coordinati e programmati in funzione delle diverse realtà ambientali e territoriali.
La presenza dei militari sul territorio ha fatto sì che le violazioni di natura amministrativa alle norme di tutela della flora, fauna ed habitat, si riducessero di anno in anno: si è passati da 60 illeciti rilevati nell’anno 2020 a poco più di 30 nell’anno 2022, per un totale di n. 145 sanzioni amministrative elevate per un importo complessivo di circa 35.000 euro.
Intensa inoltre l’azione di prevenzione e contrasto ai tagli furtivi: nell’anno 2021 i militari hanno conseguito un importante risultato per la salvaguardia del Parco arrestando, in flagranza di reato, un gruppo di 5 persone intente al taglio e all’asportazione furtiva di piante di alto fusto di essenze quercine e di faggio, per un peso complessivo di circa 300 quintali.
Anche nell’anno 2022 è stata dedicata particolare attenzione alla materia dei tagli boschivi con 95 controlli mirati: lo scorso 31 gennaio, i militari della Stazione CCF di Sant’Agata de’Goti riuscivano ad individuare e ad interrompere un taglio abusivo di legna di faggio in Frasso Telesino, evitando così l’ulteriore abbattimento di pregiate essenze forestali mentre la quantità di legno depezzata e pronta per essere asportata pari a 18 quintali veniva posta sotto sequestro.
La sinergia di azione, attuata anche durante la stagione dell’antincendio boschivo, mediante il vaglio delle aree a rischio e con l’impiego di personale in abiti borghesi ed automezzi con targa di copertura, ha fornito risultati incoraggianti, anche grazie all’installazione di apparati di videosorveglianza nelle aree più sensibili, con ben 76 controlli mirati e n. 4 reati segnalati all’autorità giudiziaria.
Nell’ambito dell’accordo, l’Ente Parco ha concesso in comodato gratuito ai Carabinieri Forestali un drone che è stato utilizzato in molte occasioni per operazioni di osservazione del territorio nonché per il rilievo delle aree percorse dal fuoco, per prevenire edificazioni abusive o cambi di destinazione illegali.
Le attività non si limitano alla sola sorveglianza ambientale, ponendosi in rilievo la fattiva e significativa collaborazione delle Stazioni per il monitoraggio del lupo. A tale scopo sono state installate circa trenta fototrappole nei siti di passaggio della fauna selvatica che hanno consentito di documentare la presenza della specie nel Sannio, a testimonianza di un ecosistema forestale ancora vitale e da proteggere, anche per una ulteriore valorizzazione dell’area per finalità di turismo naturalistico.
Queste le dichiarazioni che il Presidente dell’Ente Parco Regionale del Taburno – Camposauro, Dott. Costantino Caturano ha pronunciato alla firma: “Il rinnovo dell’Accordo di Programma con il Comando Regione Carabinieri Forestale “Campania” va nella direzione di continuare a tutelare e monitorare l’area protetta del Taburno-Camposauro. In questi anni grazie all’ottimo lavoro svolto dalle Stazioni Carabinieri Forestale operanti nel parco si è riusciti a risolvere diversi problemi e a contrastare comportamenti illegali che danneggiavano gli habitat. Bisogna continuare in questa direzione perché il Parco ha bisogno del grande lavoro di vigilanza dei Carabinieri Forestale per diventare realmente un’area protetta ammirata e fruita da tutti. Questo è il motivo della volontà di proseguire il percorso di salvaguardia del Parco Taburno-Camposauro insieme al Comando Regione Carabinieri Forestale “Campania” e a riguardo ringrazio il Comandante, Gen. B. Ciro Lungo, per la disponibilità e l’attenzione che mostra da anni per le tematiche ambientali presenti nell’aree protette della Campania.”
Il Gen. B. Ciro Lungo ha così commentato: “Continua la strategica collaborazione con l’importante area protetta regionale del Taburno-Camposauro in modo da rendere un servizio di sorveglianza ambientale sempre più di prossimità, rispondente alle esigenze del territorio e pronto a prevenire sul nascere ogni possibile minaccia all’area protetta, al fine di preservarne la bellezza e gli importanti servizi ecosistemici resi a favore delle future generazioni e di uno sviluppo turistico sostenibile”.
Il Parco Regionale del Taburno – Camposauro, istituito il 6 novembre 2002 dalla Regione Campania, si estende per 12.370 ettari nella provincia di Benevento, ospita una popolazione di circa 35.000 abitanti e interessa 14 Comuni.
Nato per la tutela del massiccio Taburno – Camposauro, il Parco è un’area protetta che offre pregevoli risorse naturali e paesaggistiche in un contesto di notevole interesse storico, culturale e delle tradizioni locali.
Il massiccio culmina con le vette del Taburno (m. 1394) e del Camposauro (m. 1388) e si erge con versanti molto scoscesi dalla Valle del Calore a nord e dalla Valle Caudina a Sud mentre a levante e a ponente digrada più dolcemente verso due corsi d’acqua minori, lo Jenga e l’Isclero.