Ieri si è conclusa la riunione Regionale con EAV dalla quale non si è potuto evincere alcuna determinazione da parte dell’azienda oltre a quella di voler trasferire i lavoratori presso altri impianti, invece di procedere alla formazione dei lavoratori per renderli pronti e formati per la così tanto attesa, sofferta e necessaria riapertura della tratta ferroviaria Benevento – Cancello – Napoli”. Cosi in una nota il segretario della Filt Cgil Benevento Giuseppe Anzalone
Le notizie ricevute sono al quanto discordanti con quanto dichiarato dall’azienda nelle precedenti riunioni. Ha confermato che il completamento dei lavori e la successiva messa in esercizio della tratta non avverrà in coerenza con i tempi stimati in precedenza, ma è stato procrastinato il pre-esercizio per Ottobre 2023 e, se non sorgono complicanze durante questa fase, ha stimato di avviare l’effettivo esercizio per Febbraio 2024. Restiamo fortemente perplessi, dalla volontà di trasferire i lavoratori sulle linee Vesuviane.
A chi giova questo trasferimento? – dice Anzalone – Che senso ha trasferire lavoratori su altre linee a prendere altre abilitazioni, supportando ulteriori costi, per una condizione meramente temporanea? Non vorremo si stia tamponando l’atavica carenza organica, importando maestranze da altri territori, invece di procedere con i normali, giusti e risolutivi processi?
Purtroppo l’unica valutazione è un totale abbandono del territorio Sannita – aggiunge – stiamo assistendo ad un completo depauperamento dai servizi su questo territorio dove invece di attuare politiche di crescita e di espansione, anche approfittando dei nuovi processi tecnologici e della transizione ecologica si continua a perdere sia in termini di infrastrutture, sia in termini qualitativi per quanto concerne quanto già esistente.
Infatti è di pubblico dominio la situazione dell’azienda Trotta Mobility, dove i lavoratori si trovano puntualmente a dover richiedere un diritto sacrosanto come le spettanze mensili che puntualmente non vengono erogate, o i disservizi che si verificano sempre più frequentemente sui servizi gestiti da AIR CAMPANIA a causa di un parco autobus mal manutenuto.
“Desta sconcerto tale condizione soprattutto a fronte delle ingenti risorse che la Regione Campania ha stanziato per il settore” conclude il sindacalista .