La ricerca sul territorio viticolo di Solopaca, negli aspetti agronomico-pedologico, climatico-ambientale, storico-topografico, genetico, ampelografico ed enologico approda al PNRR, sui finanziamenti per i Partenariati estesi (Pe5, Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività) tra Università ed Enti pubblici di ricerca.
Iniziata in contemporanea, nel 2015, dal CREA – Viticoltura ed Enologia (VE) e dal CNR – Ist. per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFoM) e confluita, alla fine del 2019, nel progetto BAS VO: Biodiversità Agricola Storica della Vite e dell’Olivo dell’Ist. delle Scienze del Patrimonio Culturale (CNR ISPC), estende ora i suoi risultati all’interno del pìù vasto progetto CHANGES (Cultural Heritages Active innovation for Next-Gen Sustainable society), ampliando il partenariato all’Ist. di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (CNR IRET)
La linea del progetto, dedicata a Historical landscapes, Traditions and Cultural identities (capofila Università degli Studi di Bari e “La Sapienza” di Roma), accoglie, riconosce e intende approfondire l’esperienza maturata a Solopaca nei suoi caratteri di
a) processo bottom-up di crescita, con innesco culturale nella conoscenza e nella consapevolezza delle potenzialità territoriali (suoli, ambiente, paesaggio), culturali (pratiche tradizionali e biodiversità), agronomiche e produttive (uve e vino nelle loro storicità e qualità) grazie all’incontro fra domanda dei produttori e risposta della ricerca;
b) sostenibilità delle pratiche colturali nella gestione dei suoli, delle risorse idriche e nello sfruttamento di quelle peculiarità colturali e ambientali che consentono di avere frutti sani, riducendo al massimo il ricorso alla chimica;
c) valorizzazione del territorio rurale attraverso il riconoscimento del suo paesaggio quale componente fondamentale del Patrimonio Culturale e la partecipazione della comunità nella sua riscoperta e riappropriazione.
Grazie alla collaborazione fra viticoltori, riuniti nell’Associazione Vignaioli di Solopaca a.p.s., e ricercatori, affiancati dalla Regione Campania, Solopaca viene esaminata, valutata ed esplorata per candidarsi a diventare uno dei modelli nazionali ed europei di sviluppo sostenibile impostato sul Patrimonio Culturale rurale.
Il paesaggio viticolo, inteso nella somma di pratiche colturali tradizionali (forme miste e promiscue), di architetture ed infrastrutture secolari, di biodiversità culturale viticola autoctona e di un vino tipico tramandato nei secoli, diventa l’elemento costituente di una rete ecologica imperniata sul comprensorio del Parco Regionale Taburno Camposauro e la base per un impulso economico che sia complementare alle attività esistenti, nel settore vitivinicolo e in altri.
La concretezza dell’obiettivo risiede nella messa a punto di strumenti concreti per i produttori quali una maggiore e documentata conoscenza del terroir, resa disponibile anche tramite la formazione, i provvedimenti di riconoscimento, tutela e tipicità del paesaggio rurale in ogni sua parte, delle forme colturali, delle varietà e dei prodotti derivati, e un inquadramento delle esigenze di ripristino, conservazione e gestione dei suoli e delle risorse idriche.
Con questi e la stesura di un piano programmatico di interventi da compiere sul territorio si porranno anche le premesse per più candidature su ulteriori piani di finanziamento, sino al completamento delle opere e al rilancio di un territorio, conosciuto e apprezzato nei secoli.