Dopo la messa in sicurezza di Vallone Pozzilli a Sant’Agata De Goti, riprendono i lavori per il recupero delle ultime bare rimaste sotto il peso dei blocchi di cemento, che formavano i loculi dell’ala crollata nella notte del 19 gennaio.
Dopo il primo recupero dei feretri, caduti nell’alveo del fiume sottostante il cimitero, si è reso necessario un intervento più ampio e gravoso per recuperare gli altri feretri incastrati e difficilmente raggiungibili dalla ditta specializzata.
L’unica soluzione per permettere agli operai di continuare l’opera di recupero è riposta nell’impiego di una gru, per cui è stata realizzata nel giro di pochi giorni una piattaforma ed una strada di accesso per poter lavorare in sicurezza.
Dopo qualche contrattempo, dovuto al maltempo, la gru è arrivata sul posto e da questa mattina, complice anche una giornata favorita dal meteo, i lavori sono ripresi.
Il mezzo permetterà la rimozione dei loculi e quindi la messa in sicurezza delle bare e delle urne rimaste. Sarebbero 9 i feretri da recuperare.
Dieci giorni fa l’inizio della triste vicenda, che ha buttato nello sconforto tanti cittadini che proprio in quella sezione del cimitero avevano i propri cari.
La gente ha atteso risposte e notizie sulle operazioni di recupero per vedersi riconsegnare i resti di un familiare e potergli assicurare un degno riposo.
I cancelli del cimitero sono rimasti chiusi con una ordinanza del sindaco per questioni di sicurezza, mentre l’area è stata sottoposta a sequestro, ora sulla vicenda si attende chiarezza, dopo le polemiche scoppiate sul caso in merito alle segnalazioni sulla criticità della struttura, sottolineata in tempi non sospetti.
AGGIORNAMENTO:
Recuperati e identificati 6 feretri che sommati ai precedenti portano ad un totale di 128