La questione del distretto idrico sannita e la corsa spasmodica alla costituzione della nuova società a capitale misto che dovrebbe garantire la fornitura idrica e la depurazione in tutto il Sannio. Altrabenevento all’attacco. “Pompilio Forgione ha scritto ai sindaci Sanniti per sollecitare l’adesione inviando ai suoi colleghi anche lo schema di delibera e di statuto della nuova società che i 78 consigli comunali del Sannio dovrebbero approvare, “quanto prima” e comunque entro il 20 gennaio, come ordinato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commissario per l’affidamento di tali servizi ai gestori unici di ogni distretto.” Secondo Corona però il coordinatore sanita dell’EIC “non ha il potere di decidere da solo i documenti che ha trasmesso ai sindaci i quali, peraltro, fanno riferimento al Piano d’Ambito Sannita e al Piano Economico Finanziario della nuova società che nessuno ha mai approvato.
E’ evidente che i Consigli Comunali non possono approvare delibere che attestano la esistenza di documenti che invece non ci sono.
E’ evidente, prosegue Corona, che finora il Piano d’Ambito, da approvare ancora prima della delibera con la quale il Consiglio di distretto dell’EIC ha deciso ad ottobre la costituzione della società pubblico-privata per la gestione del servizio, non è stato neppure discusso perché prevede una grossa novità: alla città di Benevento sarà tagliata la fornitura di acqua del Biferno che sarà sostituita da quella pessima della diga di Campolattaro (acqua piovana con reflui delle aziende agricole non depurati e scarichi fognari abusivi) che neppure la prevista potabilizzazione potrebbe rendere paragonabile a quella di sorgente.
Lo sponsor politico di questa operazione è sempre Clemente Mastella ma siamo curiosi di sapere che ne pensano i consiglieri comunali, rappresentanti del popolo, di opposizione e di maggioranza, dissidenti compresi.”