Sono giorni cruciali per il futuro della Camera di Commercio Irpinia – Sannio. Da ieri, dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione, l’ente è in esercizio provvisorio e potrà gestire soltanto l’ordinaria amministrazione. L’attuale presidente Pino Bruno ha inviato una lettera al governatore De Luca per chiedere la nomina di un commissario straordinario e ora la palla passa al numero uno di Palazzo Santa Lucia.
Sul tavolo due opzioni: la possibilità di un commissario ad acta per il bilancio oppure, cosi come richiesto da Bruno, un commissario straordinario. Non è esclusa una terza ipotesi, la più remota, ossia una mediazione. La missiva inviata dell’ex presidente di Confindustria Avellino a De Luca ha visto l’opposizione in primis della Coldiretti che ha chiesto le dimissioni di Bruno. A difendere il suo operato è Antonio Campese, attuale presidente della CLAAI di Benevento e per anni presidente della Camera di Commercio sannita. “Ha fatto un atto di grande coraggio” dice.
Quando sarà chiuso defitivamente questo capitolo, che rappresenta da qualsiasi punto di vista una brutta pagina per le aree interne, se ne aprirà un altro: le elezioni di un nuovo presidente, di una nuova giunta e di un consiglio che sarà di 25 anzichè di 33. Per l’attribuzione dei seggi sarà fondamentale il peso delle singole associazioni attraverso i dati dei fatturati e dei dipendenti. Un passaggio chiave che già in sede di costituzione dell’ente bi provinciale ha provocato dubbi e perplessità. “Bisogna fare pulizia – sottolinea Campese – qualche collega dovrebbe essere più coerente. Credo che questa sarà una sintesi più matura e più verificata perchè i dati delle associazioni sotto il profilo dei dipendenti sono innopugnabilmente falsi
le dichiarazioni nel video che segue