Airola si è fermata per dare l’estremo saluto a Mino Izzo. Il corteo fumebre, partito dall’abitazione dell’ex parlamentare, ha percorso l’intera cittadina accomnpoagnando il feretro sino alla Chiesa dell’Annunziata, gremita di gente comune arrivata per onorare il proprio concittadino scomparso ieri l’altro a Napoli all’età di 79 anni. C’erano sindaci, il presidente della Provincia Lombardi, l’europarlamentare Martusciello, in rappresentanza di Forza Italia, il partito che negli ultimi anni ha contraddistinto l’impegno politico di Izzo. E c’era anche Nunzia De Girolamo, oggi conduttrice televisiva ma un tempo compagna di partito e tanti altri come Antonio Barbieri, che è intervenuto dall’ambone per ricordare il profilo dell’amico scomparso. Ma quello che più ha contato, a fare da sostegno alla moglie e ai figli seduti a poca distanza dalla bara, al centro del transetto, è stata la gente comune che è accorsa per dare l’estremo saluto “all’amico di tutti, al senatore di tutti”, come ha detto nella sua omelia Mons Mazzafaro, vescovo della diocesi di Cerrerto-Sant’Agata-Telese che ha officiato la cerimonia funebre. “Uomo mite e sempre disponbile”, ha proseguito il presule, “imprenditore, professionista”, era avvocato cassazionista, “padre di famiglia” tracciando il tratto di un uomo perbene quale era Mino Izzo. Un gentleman che nell’ora più dolorosa, l’ora dell’addio, ha goduto dell’affetto di molti che è poi la cifra della parabola terrena di ognuno di noi. Con Mino Izzo va via l’ultimo dei signori e c’è da credere che il peso della sua mancanza sarà difficilmente sostenibile dal territorio, quel territorio per il quale ha dedicato l’intera sua esistenza.