Credo sia opportuno, dati alla mano, fare chiarezza rispetto alle fantasiose ipotesi circolate negli ultimi giorni sulla questione dell’approvvigionamento idrico della città di Benevento”.
A dichiararlo è il sindaco Clemente Mastella, che aggiunge: “In premessa va evidenziato che nel mese di novembre la portata d’acqua proveniente dal Biferno è stata di circa 207 litri al secondo, quella proveniente da Pietrafitta è stata di 6 litri al secondo, mentre quella proveniente da Pezzapiana è stata di circa 84 litri al secondo per un totale di 297 litri al secondo. Dato nettamente inferiore a quella di 330 litri al secondo del mese di maggio del 2021 per effetto dell’efficace riduzione delle perdite idriche messa in campo da GESESA d’intesa con il Comune.
Va, inoltre, chiarito che l’acqua del Biferno viene distribuita in due aree principali di distribuzione: la prima è suddivisa in distretti ed è servita esclusivamente da risorsa del Biferno al 100% (contrade Nord; Capodimonte, Pacevecchia, viale degli Atlantici, via Avellino, viale Mellusi ecc.). La seconda (rione Ferrovia, rione Libertà, Pezzapiana, zona Duomo ed alcune contrade) è suddivisa in distretti serviti da risorsa con contributo misto, ovvero Pezzapiana e Biferno.
La percentuale di miscelazione è aumentata grazie al maggiore apporto del partitore di San Vitale. La miscelazione si attesta, quindi, intorno al 50%. Va altresì evidenziato che, nonostante il ridotto apporto dal Biferno, la centrale di Pezzapiana è passata da un funzionamento di 24h/24 (sempre a maggio del 2021) ad un funzionamento attuale di 16h/24.
Detto ciò, quindi, appare evidente che, nonostante tutte le attività di efficientamento messe in atto da GESESA d’intesa con il Comune, non è assolutamente possibile sopperire con l’acqua del Biferno alla risorsa idrica prelevata dai pozzi di Pezzapiana sia per l’indisponibilità della risorsa proveniente dal Biferno (di cui, tra l’altro, si registra una progressiva riduzione con il minimo afflusso raggiunto alla fine di ottobre) e sia per la vetustà della condotta regionale, che non consentirebbe, qualora fosse possibile l’incremento della portata, la tenuta idraulica con conseguenti fuori servizio che interesserebbero tutta la città.
In conclusione, al di là delle strumentali e fantasiose ricette circolate in questi giorni, l’unica soluzione concreta e fattibile per fare a meno dei pozzi di Pezzapiana resta quella di utilizzare l’acqua proveniente dalla Diga di Campolattaro in quanto, oltre ad avere una portata adeguata, è prevista anche la realizzazione di una condotta ex-novo e di diametro maggiorato. Tutto il resto, ripeto, è solo fumosa propaganda da parte di chi continua e mestare nel torbido”.