In riferimento alla ormai arcinota questione dei pozzi di Pezzapiana e alla informativa Arpac del 14 settembre, che evidenziava il superamento dei livelli di guardia di tetracloroetilene e di Dibromoclorometano nelle acque sotterranee della falda, c’è da registrare la puntualizzazione di Gesesa-Acea in merito alla ulteriore dicotomia dei dati che si sarebbe verificata anche a settembre scorso. L’ingegner Rubbo, AD di Gesesa, specifica che non c’è alcuna contrapposizione con Arpac perchè i rilevamenti di Gesesa, su disposizione del Comune ed eseguiti il mese successivo alla nota inviata a Palazzo Mosti, sono stati effettuati sulla rete e sui pozzi avendo come riferimento il Decreto 31. Ad avviso di Rubbo non si può parlare di valori opposti tra i dati Arpac e quelli Gesesa visto che sulla informativa dell’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale non erano riportati i valori.