Convocato dal sindaco Clemente Mastella, questa mattina si è tenuto un vertice istituzionale per analizzare le problematiche connesse alle emergenze climatiche e i conseguenti rischi derivanti dal dissesto idrogeologico.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti del Genio Civile, dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, della Provincia, del Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche per la Campania, dei Vigili del Fuoco, del Consorzio Asi, dell’Asia, dell’Asea, dell’Università degli Studi del Sannio, dell’Associazione di Volontari di Protezione Civile, oltre al vicesindaco, agli assessori e dirigenti dei Settori Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente e Affari Generali e al consigliere delegato alla Protezione Civile, è stato evidenziato che la città di Benevento è interessata soprattutto da problemi di carattere idraulico per la presenza di tre importanti corsi d’acqua.
Problemi che, nel corso degli anni, sono stati aggravati dalla carenza di fondi destinati alla Provincia (che ha la competenza in materia) e che necessitano di uno studio preliminare da parte dell’Università degli studi del Sannio in modo da poter predisporre un’adeguata progettazione finalizzata all’ottenimento dei necessari finanziamenti e soprattutto per utilizzare l’istituto della compensazione nella gestione dei sedimenti fluviali.
“L’incontro odierno – ha spiegato il sindaco Clemente Mastella – è servito a fare il punto sull’attuale situazione e soprattutto ad avviare una collaborazione sinergica tra tutte le istituzioni coinvolte per prevenire i rischi connessi al dissesto idrogeologico. D’ora innanzi ovviamente toccherà alla Provincia, che ha la competenza sui fiumi, e alla Regione, che la competenza sui corsi d’acqua minori, proseguire sulla strada tracciata questa mattina. Noi saremo molto attenti al discorso della prevenzione, anche alla luce di quanto accaduto in occasione dell’evento alluvionale del 2015 e con la consapevolezza che la portata economica di certi interventi richiede necessariamente il coinvolgimento della Regione e dei ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente. Tra l’altro occorre prestare molto attenzione ad un movimento franoso che interessa la diga di Campolattaro, soprattutto perché siamo una provincia a forte rischio sismico. Situazione che è già monitorata da Asea e dall’Autorità di Bacino, ma che in ogni caso deve essere oggetto di un approfondito intervento valutativo da parte degli enti competenti. Infine, ho chiesto ai dirigenti del Comune di porre grande attenzione alla risoluzione del problema riguardante i piccoli movimenti franosi che interessano le zone rurali della nostra città”.