In questa giornata sono diversi gli appuntamenti dislocati su tutto il territorio volti alla sensibilizzazione sul fenomeno della violenza sulle donne. Al Teatro Romano di Benevento si scrive una nuova importante pagina all’insegna del rispetto, in nome delle tante vittime e per le diverse e dolorose violenze fisiche e psicologiche.
L’evento realizzato con la Procura della Repubblica di Benevento e il CESVOB, ha richiamato soprattutto tanti giovanissimi, perchè è proprio insieme alla scuola che si può creare consapevolezza sui comportamenti violenti che denotano la “cultura della sopraffazione”.
“E’ importante andare alla radice del problema e la radice del problema sta nella cultura di genere tossica e sbagliata, in quella cultura millenaria di disparità, e questa fonte sta nel pregiudizio e nello stereotipo di genere” Ha affermato il Procurotaore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro. “La violenza è soltanto l’atto finale di questo rapporto tossico di questo rapporto impari tra uomo e donna e c’è molto da lavorare, è un cammino molto lungo da fare non soltanto a livello istituzionale ma anche a livello personale da parte di ciascuno e a livello culturale, di formazione, ecco perchè è importante interagire con le scuole. E’ un percorso collettivo ancora molto lungo e accidentato che richiede un grande impegno”- ha sottolineato Policastro che ha poi parlato dell’importanza della denuncia.
“Le denunce sono aumentate ma i fatti sono ancora tanti, troppi.L’aumento delle denunce da un lato indica una maggiore consapevolezza nella donna,ma dall’altro è indice di fatti gravi e sottostanti. Purtroppo c’è tanto sommerso. Nel Sannio la situazione è stabile, per fortuna non abbiamo femminicidi, ma abbiamo sicuramente atti di violenza, maltrattamenti in famiglia e stalking che sono abbastanza stabili come numeri, si tratta di fenomeni su cui riusciamo ad avere un controllo.La sensibilizzazione delle forze dell’ordine, gli interventi vedono una grande attenzione e un impegno costante sia sul territorio sia attraverso il centro d’ascolto della Procura, che è attivo ormai da cinque anni e che consente di approcciarsi a questi fatti in maniera diversa rispetto al passato”.
Giornate come queste dedicate alla sensibilizzazione sul fenomeno della violenza sulle donne, offrono lo spunto per aprire la riflessione anche su altre tematiche importanti che colpiscono la società attuale, pensiamo all’omofobia, alla pedofilia, al bullismo, che meritano allo stesso modo grande attenzione. “Personalemte parlo di violenza di genere nel senso che sostanzialmente la violenza è sulle donne, ma quando parlo di rapporto impari mi riferisco al genere maschile con altri generi, ma sicuramente il dato fondamentale numericamente più elevato è quello delle donne, anche se la discriminazione, il pregiudizio, lo stereotipo vale anche nei confronti dell’omofobia e nelle differenze di genere tutte, anzi a mio parere questa fascia di persone è ancora più “violentata” nei rapporti sociali, anche qui c’è da fare un lungo percorso, perchè bisogna prima accettare la “differenza” e poi avviare un progetto di libertà e di parità”. Ha concluso Policastro.
