La Cidec di Benevento esprime solidarietà agli operatori commerciali che sono stati colpiti dalla sospensione della fornitura idrica nei giorni scorsi a seguito dell’ordinanza del Sindaco di Benevento del 17 novembre 2022 sui valori elevati di tetracloroetilene rinvenuti nei pozzi cittadini dopo le analisi effettuate dall’Arpac e dall’Asl Benevento. Per fortuna detta ordinanza è stata successivamente annullata in quanto i valori, a dire degli enti preposti, sarebbero rientrati nei limiti di tolleranza.
“Ma è evidente – sottolinea in una nota il presidente della CIDEC Paolo Marotta – che il problema dell’acqua fornita da Gesesa nei rioni Ferrovia, Libertà e Centro Storico permane in quanto, da più parti, si ipotizza una contaminazione dei pozzi che è risolvibile solo con la chiusura definitiva degli stessi. Non possono esistere operatori commerciali di serie A che utilizzano l’acqua buona del Biferno ed operatori di serie B che sono costretti ad utilizzare acqua dai pozzi contaminati”
“Avendo detta situazione provocato notevoli danni ai commercianti delle zone interessate, tra l’altro nei quartieri più popolosi della città come il Rione Libertà, l’ufficio legale della CIDEC d’intesa con l’ANICONS, Associazione dei Consumatori, è stato incaricato di studiare il caso dell’acqua inquinata a Benevento che da tempo pende sulle teste dei cittadini e dei commercianti al fine di promuovere una class action contro il Comune di Benevento e la Gesesa S.p.a. Non è più tollerabile rinviare la discussione del problema in quanto l’acqua è bene primario e necessario sia per la salute dei cittadini quanto per la prosecuzione delle attività commerciali. Occorrono analisi scientifiche certe e provvedimenti drastici qualora dovessero persistere dette situazioni di disagio della popolazione e di rimbalzo di responsabilità tra gli enti preposti” conclude la nota