‘Le Scriventi OO.SS., nell’apprendere dagli organi di informazione notizie in merito alla gestione del ciclo industriale, restano perplesse, nel constatare che mentre il piano industriale stilato dal responsabile tecnico dall’ATO ing. Romito, cerca di accorpare le attività in modo da efficientare sia i costi che la gestione, alcuni sindaci del fortore, in modo autonomo dall’ato rifiuti, hanno assunto decisione in proprio, affidando una parte rilevante della frazione di rifiuto organico ad azienda privata.
Tale decisione, francamente, sembra completamente scollegata dalla visione di ambito e mortifica la lotta intrapresa negli ultimi anni dai lavoratori
E’bene ricordare, che solo grazie al loro sacrificio, che accettarono di sottoscrivere un contratto di lavoro capestro, a poche ore settimanali; oggi è stato possibile, da parte dei liquidatori della Samte, di riequilibrare la società salvaguardare la gestione della liquidazione della stessa.
Da sempre, queste OO.SS., hanno sostenuto che lo STIR di Casalduni strategico per questo territorio, dovesse essere collocato al centro della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e che la Samte, dovesse essere consolidata come società pubblica di riferimento, nell’ambito territoriale ottimale.
Per il sindacato, queste sono le rivendicazioni che la politica del territorio provinciale deve tener presente sostenendo e valorizzando, attraverso l’acquisizione di tutto il know – how dei lavoratori dello stir di Casalduni, il territorio garantendo la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e riportando benefici economici e sociali.
Le Scriventi, per quanto sopra esposto, onde evitare l’acuirsi della vertenza, e per delucidazioni in merito, si vedono costrette, a chiedere un urgente incontro con il presidente della Provincia di Benevento e con il presidente dell’ATO. In attesa di sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.’