Tutti pazzi per le api. È boom di iscrizioni per il corso gratuito di apicoltura promosso da Comunità Montana del Fortore, Coldiretti Benevento e Conaproa. Il numero massimo previsto di aspiranti allevatori era stato fissato in trenta discenti, ma le richieste pervenute sono state 115, provenienti in larga parte dal Sannio e anche da altre regioni. Gli organizzatori hanno deciso di assecondare questo successo imprevisto, ammettendo tutti e individuando una soluzione logistica nell’Auditorium dell’ex Convento dei Domenicani a San Giorgio la Molara.
Hanno espresso soddisfazione per il risultato raggiunto il presidente della Comunità Montana Zaccaria Spina, il direttore di Coldiretti Benevento Gerardo Dell’Orto, il sindaco di San Giorgio la Molara Nicola De Vizio e il direttore del Conaproa Riccardo Terriaca. L’apertura del corso si terrà sabato 26 novembre 2022, alle ore 10, con il saluto del vicepresidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello. Il corso è strutturato in dieci lezioni di teoria e quattro di pratica.
L’attenzione suscitata dal corso conferma il primato della provincia di Benevento nella produzione di miele, dove si produce circa il 24% del totale in Campania, seguita a ruota da Avellino con il 23%, poi Napoli con il 20%, Salerno con il 17% e Caserta con il 16%. C’è un trend positivo nella crescita della produzione biologica, in particolare nelle province di Caserta e Benevento. Il miele concorre all’80% del valore della produzione apistica regionale, mentre l’allevamento di sciami vale circa il 10%. La restante parte del valore è fornita da altre produzioni: regine, impollinazione, cera, pappa reale, propoli. In Campania sono presenti poco meno di 50.000 alveari. La maggior parte del miele prodotto in Campania, circa due terzi della produzione, è di tipo millefiori. Tra i mieli millefiori della Campania prevalgono quelli composti da associazioni di polline proveniente da Castagno, Crucifere (Cavolo, Verza, Rapa, Broccolo), Rubus (Lampone, Rovo), Sulla, Trifoglio, Eucalipto, Lotus. Tra i mieli uniflorali prevalgono quelli composti da polline proveniente da Sulla, Castagno, Agrumi e Robinia (Acacia).