La IV Edizione del Forum Clima Energia è stata l’occasione per presentare il Dossier Comuni Rinnovabili Campani, il Rapporto di Legambiente. Dallo studio emerge una fotografia della Campania che si sdoppia e vede da un lato gli sforzi delle amministrazioni pubbliche che puntano alle fonti rinnovabili, dall’altro i numeri ancora troppo bassi rispetto al target climatico da raggiungere entro il 2030.
La Campania si attesta tra le prime 10 Regioni italiane con il numero maggiore di potenza installata con un valore medio di 58,3 kW ogni 100 abitanti. Tra le fonti rinnovabili più insistenti sul territorio, c’è sicuramente l’eolico che rappresenta il 54% del totale, al secondo posto il fotovoltaico elettrico pari al 28,2% del totale installato, l’idroelettrico, pari al 10,5%, e infine le bioenergie pari al 7,3% del totale.
Nel 2021, i numeri della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono incoraggianti, con il 51,8% del totale della produzione territoriale. Una tendenza che secondo Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania, deve essere perseguita con maggiore incidenza sui territori, visto che gli esempi delle Comunità Energetiche Rinnovabili dimostrano sempre di più il potenziale di questi importanti strumenti in termini di contrasto della povertà energetica e soprattutto nella lotta contro l’emergenza climatica. Appare necessario quindi trasformare la Campania in un hub energetico del Sud Italia.
Sono 101 i Comuni campani annoverati come 100% Rinnovabili Elettrici, cioè dove la produzione delle fonti rinnovabili installate riesce a superare i fabbisogni elettrici dei cittadini residenti.Per la semplicità di installazione, il fotovoltaico risulta il più diffuso in tutti i comuni. Osservando da vicino le province, in testa c’è Salerno con il 28,7%, poi la Provincia di Avellino con il 24,8%, i comuni del casertano con il 23.8%, la Provincia di Benevento con il 19,8%, chiudono i comuni della provincia di Napoli con 3%.
Nella Top 10 al primo posto c’è il comune di Campagna in provincia di Salerno, che con (mini-idrolettrico, eolico, solare fotovoltaico e biogas) soddisfa il fabbisogno energetico delle famiglie.Tra i comuni virtuosi emerge anche il Sannio con il comune di Montefalcone di Val Fortore. Per i comuni sotto i 5 mila abitanti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha previsto, oltre alle risorse per impianti industriali, fondi di 2,2 miliardi di euro per lo sviluppo delle comunità energetiche con una potenza installata fino a 999 kW.