Ora è davvero ufficiale. Il Comune di Avellino organizzerà il suo sub ambito distrettuale dei rifiuti calibrato sui confini cittadini, puntano ad un efficientamento complessivo del servizio erogato sia per qualità che per costi. L’amministrazione approfitta della possibilità concessa dalla legge regionale ai soli capoluoghi di mettere in piedi una sua gestione autonoma, attraverso un nuovo soggetto, pubblico-privato che si andrà a costituire. La società mista sarà per almeno il 51% in mano a Palazzo di Città e per la restante quota, dal 30 al 49%, così come prevede la norma, di un privato che verrà fuori da una gara europea a doppio getto che consenta la selezione del partner e l’affidamento della gestione. Il via ufficiale all’iter, molto articolato, c’è stato con la delibera di giunta approvata questa mattina. La conclusione delle procedure, invece, è prevista prima della presentazione del prossimo bilancio di previsione. L’analisi dell’opzione, però, è partita nel mese di settembre, quando è stata diffusa la relazione dei consulenti incaricati dall’Ato di fare le pulci ad IrpiniAmbiente. Da quello studio emergeva un’azienda da riorganizzare ed efficientare per poterne migliorare performance e ridurre le spese, che presentava, dunque, alcune criticità da correggere. Uno stato dell’arte che ha portato il sindaco Gianluca Festa ad avviarsi su un percorso di verifica per una soluzione autonoma, nella consapevolezza di dover solo implementare quello che è già un fatto: e cioè che in parte il servizio di spazzamento e pulizia è già svolto con una sorta di accollo di dipendenti della partecipata della Provincia. E che nel conteggio complessivo, a fronte di una popolazione di circa 50mila abitanti sui 400mila dell’intera Irpinia, Avellino paga un contratto che alimenta per un quarto il fatturato di IrpiniAmbiente: 12,5 milioni di euro sui 50 milioni totali. Insomma, per l’amministrazione comunale del capoluogo i conti non tornano. Non per questo, però, il Comune non acquisirà la sua parte di personale della spa, garantendo gli stessi trattamenti. Non meno di 100 unità, senza effettuare alcuna manovra clientelare a scopo elettoralistico. Il privato dovrà investire in strutture e avere il giusto know how. A Palazzo di Città il compito di guida, controllo e garanzia.
La presentazione del progetto di sub ambito distrettuale dei rifiuti da parte del Comune di Avellino è avvenuta attraverso la viva voce del sindaco Gianluca Festa che ha convocato una conferenza stampa per informare la città circa l’importante novità. Con lui gli assessori all’Ambiente Giuseppe Negrone e alla Sicurezza Geppino Giacobbe. Obiettivo principale per il primo cittadino ridurre i costi e quindi le tariffe Tari che pagano i contribuenti oltre ad efficientare il servizio da sempre criticato dagli avellinesi. Festa ha risposto anche a chi ha etichettato l’operazione come una manovra elettorale, smentendo qualunque illazione, per poi cominciare a delineare i tempi per la concreta realizzazione del Sad. A suffragare l’indirizzo del piano anche il no ad assunzioni clientelari per tenere i costi sotto controllo ma con il mantenimento dei posti di lavoro.