“Usciti e sopravvissuti miracolosamente al lockdown ripiomba una realtà ben lungi da quella serena a cui si era abituati: ecco che si prospetta una grave crisi energetica mondiale che mina seriamente la tenuta di tante attività commerciali. A questo grave quadro emergenziale, si aggiungono la campagna strumentale che troppo spesso lede l’immagine delle attività commerciali operanti nel centro storico e con esso e la concorrenza sleale da parte di operatori privi di qualsiasi tipo di autorizzazione. Con queste parole gli esercenti del centro storico di Benevento annunciano la nascita del “Comitato locali centro storico”
Da troppi anni – si legge nella nota – qualsiasi episodio di cronaca si verifichi nel centro della città che sia esso un furto, un incidente stradale o un alterco viene etichettato come movida violenta ed automaticamente l’episodio viene strumentalmente utilizzato per scagliarsi con veemenza verbale contro gli esercenti del centro storico. Gli stessi avventori che tranquillamente e con allegria, come avviene in tutte le città e gli angoli di questo mondo si godono il tempo libero socializzando e gustando prelibatezze pagano lo scotto di uno esiguo numero di incivili tra l’altro individuati prontamente dalle forze dell’ordine e denunciati che creano sporadicamente dei disagi.
Questo clima non fa bene alla città, non fa bene al centro storico che si spopola sempre di più e non fa bene ai giovani. I controlli degli ultimi mesi hanno funzionato benissimo, la collaborazione tra attività e forze dell’ordine ha dato ottimi risultati pertanto le ringraziamo per il lavoro svolto fino ad oggi e che svolgeranno in futuro. Quanto successo a Corso Garibaldi è un evento terribile che sarebbe potuto finire in tragedia. Questo tragico episodio sarebbe potuto verificarsi in qualsiasi altro luogo, davanti a un supermercato o una pizzeria o al cinema e nulla ha a che fare con la movida ed il centro storico ma ha a che fare con il senso di responsabilità, la moralità e l’educazione individuale. Questo episodio dovrebbe aprire un altro dibattito più importante: quello educativo. Bisognerebbe – prosegue il Comitato – insegnare ai nostri ragazzi che alla violenza o alla molestia non si può rispondere con la violenza perché il rischio che ci scappi il morto è alto. Ci saremmo aspettati questo dal mondo politico: la volontà di promuovere campagne educative mirate per prospettare agli adolescenti.
Questo comitato nasce anzitutto per poter essere riconosciuti come realtà rappresentativa del settore commerciale del centro storico, diventata una tappa obbligata per poterci tutelare giuridicamente da attacchi gratuiti e diffamatori. Il presidente del ‘’Comitato locali centro storico’’, Bartolomé Ruiz Jimenez, rappresenta il portavoce di questa nuova realtà, che assieme agli altri componenti del direttivo, avallerà delle vertenze, proposte di collaborazione e sviluppo turistico sostenibile del centro storico. L’obiettivo principale del Comitato sarà quello di lavorare in piena sinergia, ponendosi come prima prerogativa quello di rivalutare l’immagine del centro storico, il fiore all’occhiello di tutti i cittadini da vivere e da far vivere a chiunque senza timore alcuno.
Il “Comitato locali centro storico” in rappresentanza dei locali fulcro dei vicoletti del centro, invita al dialogo e alla collaborazione tra parti. Quello che serve a questa città non è scagliarsi sempre contro gli stessi, esortando a chiusure anticipate, delocalizzazioni e limitazioni di ogni tipo (tutti elementi significativi di un nostro fallimento), ciò che serve è piuttosto il dialogo. Per una informazione completa e a 360 gradi auspichiamo che da questo momento in poi i giornalisti vogliano contattare il nostro portavoce per far sì che venga riportata anche la posizione del comitato locali centro storico che operano ancora oggi, da anni nel centro storico. Per questo motivo invitiamo a un’assemblea pubblica aperta alle istituzioni, al comitato di quartiere centro storico, e a chiunque ne volesse prendere parte”.