Il Chianti in Toscana, il Cilento in Campania, le Cinque Terre in Liguria. Sono questi i primi tre brand turistici territoriali italiani. Lo rivela l‘Istat presentando i risultati di un’indagine nel
corso degli Stati generali del turismo a Chianciano terme (Siena). Secondo l’istituto i brand sono stati individuati tra “aree territoriali, comunemente riconoscibili, caratterizzate da un’offerta e da una domanda prevalentemente omogena”. Nella speciale classifica dei marchi turistici italiani figurano anche la Costa degli Dei in Calabria, la Costiera Amalfitana, la Gallura, il Gargano. Ventuno le mete tracciate comprese la Riviera romagnola, la Val Gardena, la Val Pusteria.
Per quanto riguarda i territori italiani, sempre l’Istat rileva come “l’emergenza pandemica abbia inciso fortemente sulle dimensioni del turismo, ma abbia anche indotto cambiamenti nei comportamenti, nelle destinazioni e nelle tipologie di alloggio scelte” come, nel 2021 “a vincere, in Italia, sia stato il turismo di prossimità”. Solo 5 province su 107 hanno subito una flessione delle presenze: Aosta (-13,7%), L’Aquila (-7,9%), Sondrio (-3,1%), Macerata (-1,6%) e Benevento (-0,3%). Dieci le province che hanno fatto registrare una variazione delle presenze rispetto al 2020 superiore al 70%: Como, Cremona, Isernia, Asti, Monza, Brescia, Sassari, Catanzaro, Verona e Lecco.